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Rete Mondiale di Preghiera del Papa, pronto il nuovo statuto

Papa Francesco ha approvato un nuovo statuto per la Fondazione Vaticana Rete Mondiale di Preghiera del Papa.

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Papa Francesco ha approvato un nuovo statuto per la Fondazione Vaticana Rete Mondiale di Preghiera del Papa.

Essa è un’Opera Pontificia al servizio ecclesiale della Santa Sede che il Sommo Pontefice affida alla cura della Compagnia di Gesù. E’ aperta a tutti i cattolici che desiderano risvegliare, rinnovare e vivere il carattere missionario che procede dal loro battesimo.

La Rete propone ai cattolici un percorso spirituale chiamato “Il Cammino del Cuore”, che integra due dimensioni: compassione per il mondo e per gli esseri umani e comunione con la missione del Figlio.

La Fondazione ha come organi il Consiglio di Amministrazione costituito da 5 membri, di cui un rappresentante della Segreteria di Stato e da tre membri proposti dal Superiore Generale della Compagnia di Gesù ; il Direttore Internazionale, possibilmente un gesuita che ha un mandato di 5 anni rinnovabili; due Vice Direttori; il Revisore dei Conti, nominato dalla Segreteria per l’Economia per un quinquennio e può essere riconfermato nell’incarico. La Fondazione è direttamente sottoposta all’autorità del Sommo Pontefice, che la governa mediante la Segreteria di Stato, tenendo conto dall’affidamento storico fin dall’inizio dell’Apostolato della Preghiera alla Compagnia di Gesù.

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce ordinariamente almeno tre volte all’anno. Esso garantisce che la missione, la visione, la spiritualità propria e lo spirito ecclesiale della Rete siano in linea con gli orientamenti del Santo Padre e della Chiesa cattolica; determina gli indirizzi generali e vigila sull’andamento della gestione della Fondazione; delibera sul bilancio preventivo dell’anno successivo e sul bilancio consuntivo entro le scadenze indicate dalla Segreteria per l’Economia; i bilanci sono trasmessi alla Segreteria per l’Economia, che provvede alla loro approvazione definitiva; d) propone tramite il Presidente, eventuali modifiche dello Statuto da sottoporre all’approvazione della Segreteria di Stato, sentito il parere favorevole del Superiore Generale della Compagnia di Gesù; approva il piano di lavoro annuale e il piano strategico della Direzione Internazionale; redige apposito verbale delle riunioni che deve essere tempestivamente trasmesso alla Segreteria di Stato, e al Superiore Generale della Compagnia di Gesù, dopo la relativa approvazione nella successiva seduta del Consiglio.

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Il Direttore Internazionale gestisce gli affari ordinari; rende conto annualmente al Consiglio di Amministrazione della sua gestione; informa il Consiglio di Amministrazione circa i progetti internazionali elaborati e gestiti con il Comitato di Assistenza;  nomina i Direttori Regionali o Nazionali per il coordinamento e l’animazione, previa consultazione del Superiore Generale della Compagnia di Gesù, con l’approvazione della rispettiva Conferenza Episcopale; nomina i Coordinatori Nazionali, i quali sono a tempo parziale, e informare la rispettiva Conferenza Episcopale;  informa periodicamente il Superiore Generale della Compagnia di Gesù sull’attività della Rete; ha incontri continentali con i Direttori Nazionali o Regionali e con i Coordinatori Nazionali.

La Fondazione ha la capacità giuridica di acquisire, trattenere, gestire e alienare beni temporali, secondo la normativa canonica e quella dello Stato Città del Vaticano, ed è responsabile della gestione di tali beni. Non ha né capacità giuridica né potere di supervisione sull’attività amministrativa degli uffici nazionali. I Direttori o Coordinatori nazionali o regionali sono soggetti all’ordinamento giuridico del Paese per il quale sono stati nominati in tutte le questioni riguardanti l’amministrazione e l’alienazione dei beni e la responsabilità legale per tale amministrazione e alienazione; tenendo conto della forma giuridica che l’Opera Pontificia assume in quel Paese, come persona giuridica o senza personalità giuridica.

In caso di estinzione della Fondazione per qualsiasi causa i beni costituenti il patrimonio sono devoluti per indicazione del Sommo Pontefice per finalità analoghe a quelle della Fondazione.