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Dalle diocesi, i vescovi invitano a usare l'estate per costruire legami di pace

Per chi è in vacanza e per sostenere chi resta in città

Messa in riva al mare per la Solennità di San Giovanni Battista a Numana |  | Arcidiocesi di Ancona Osimo Messa in riva al mare per la Solennità di San Giovanni Battista a Numana | | Arcidiocesi di Ancona Osimo

Siamo entrati nella stagione estiva. Sono in tanti che già dall’inizio di questo mese si sono messi in viaggio per raggiungere località di mare, montagna oppure città d’arte per un periodo di riposo.

Un tempo per “rinsaldare amicizie e vicinanza e ricostruire legami di pace”, lo definisce l’arcivescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina, in un messaggio rivolto proprio ai vacanzieri che hanno scelto la diocesi marchigiana. “In un periodo segnato dalla massiccia presenza della tecnologia che limita i rapporti tra le persone – scrive - è bene che si alimenti e sostenga un rinnovato impegno per una cultura dell’incontro”. Il tempo di vacanze è tempo “per ricostruire legami di pace, di cui abbiamo tanto bisogno. La pace inizia quando nel cuore di ognuno si installa in maniera stabile la carità che porta il rispetto per l’altro e il senso di fraternità che tutti accomuna. Non dimentichiamo quanti soffrono a causa della guerra e preghiamo per la pace”.

L’arcivescovo ricorda le tante bellezze del territorio e sottolinea che “la nostra Chiesa locale di Ancona-Osimo, aperta e solidale, radicata in una storia spirituale e di fede, ha consegnato al tempo chiese meravigliose e luoghi dello spirito”: le vacanze “sono un tempo privilegiato per stare più a contatto con la natura e goderne la bellezza e per nutrire lo spirito attraverso spazi sempre più ampi di preghiera, partecipando alla messa domenicale. La bellezza dei paesaggi sprigiona vera vita e desiderio di esistere”.

“Vi auguro di trascorrere giorni di riposo per ritemprare il corpo e lo spirito” scrive l’arcivescovo di Trani-Barletta-BisceglieLeonardo D’Ascenzo evidenziando che le città della diocesi - Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia - sono “in modo variegato uno scrigno di bellezze paesaggistiche e un patrimonio artistico e culturale che è narrazione della storia della nostra comunità ecclesiale e civile”.

“Nel tempo dedicato al riposo tenere sempre lo sguardo fisso su Gesù”, è l’invito del vescovo di San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega dando il benvenuto ai turisti che hanno scelto il territorio della diocesi per trascorrere le loro vacanze estive. Per il vescovo l’esperienza del riposo “non è estranea alla vita cristiana purché intesa nel modo giusto. Il tempo del riposo è il miglior modo per ritrovare energie nuove e farsi trovare sempre pronti”. Il vescovo ricorda anche di non tralasciare le celebrazioni nei giorni festivi ed in particolare la domenica “giorno del Signore”: “il Signore continua a convocarci e nel tempo estivo spesso molti dei nostri cristiani si assentano. Indubbiamente questo fenomeno esige sicuramente maggiore riflessione, anche se per alcuni di loro, e non è una giustificazione, l’assenza è dovuta anche alla richiesta di nostri ‘imprenditori’ che chiedono loro sempre di più, e talvolta neppure assicurando la giusta paga. Il lavoro è per tanti una necessità, ma esige che sia sostenuto dall’equità e dalla giustizia”.

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L’invito a coltivare la pace per “riconciliarsi con la vita” arriva dall’arcivescovo di Lecce Michele Seccia che invita i turisti a dedicare “tempo ai vostri affetti più cari e ringraziate la Trinità per ogni dono ricevuto. Tornando a casa portate con voi il ricordo di un tempo vissuto in serenità a contatto con la natura, con l’arte e con l’ospitalità, specialità tipica della gente salentina, espressioni autentiche della bellezza di Dio. E siate sempre veri ‘artigiani di pace’ con chiunque incontrerete ogni giorno sul vostro cammino”.

“Il nostro territorio, ricco di bellezze naturali e di storia, ci interpella chiedendo che le ferite, causate soprattutto dalla disoccupazione, vengano risanate, valorizzando e coltivando sogni, per realizzare progetti guidati dal senso di giustizia e dal bene comune”, scrive l’arcivescovo di Rossano-Cariati, Maurizio Aloise che si rivolge a tutti ed in particolare agli emigranti che “con tanti sacrifici, riescono a tornare nei luoghi della loro infanzia, ambienti che, per mancanza di lavoro, hanno dovuto lasciare”. A tutti l’augurio che questo tempo estivo e di vacanza sia vissuto “nella serenità, riscoprendo la bellezza delle cose quotidiane che durante l’anno non si riescono a vivere, apprezzando e valorizzando lo stare insieme con la propria famiglia, con gli amici e condividendo tempo e momenti che favoriscono il dialogo, inteso come occasione di conoscenza e condivisione delle esperienze della propria vita”.

Un augurio arriva anche dai vescovi della metropolia di Taranto (Ciro Miniero, arcivescovo di Taranto; Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria e Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta): “Vi auguriamo di trascorrere gioiosamente e serenamente le vostre vacanze nella nostra amata terra jonica. Siete venuti per contemplare le bellezze della natura e godere un tempo di meritato riposo; il nostro mare, meraviglioso per il suo colore, è fonte di ricchezza, di storia, di cultura; le colline con il mare sono spettacolo naturale di alberi e di frutti. Siamo certi che resterete ammaliati dai paesaggi e dal nostro territorio artistico così ricco di una storia millenaria di fede e di tradizione, dalla ospitalità delle persone, dalle tradizioni popolari, dalla cucina con i suoi particolari sapori. In vacanza c’è bisogno di riposo, di contemplazione, di lettura, di ascolto, di scoprire e di aprire il cuore verso l’orizzonte della fraternità, della solidarietà, della gratitudine e dell’accoglienza”.