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Il principale telescopio vaticano viene trasformato in un telescopio robotizzato

Il telescopio vaticano a tecnologia avanzata (VATT) situato sul monte Graham in Arizona (USA) è stato dotato di un nuovo sistema di controllo automatizzato

Il telescopio VATT in Arizona | Il telescopio VATT in Arizona | Credit vaticanobservatory.org Il telescopio VATT in Arizona | Il telescopio VATT in Arizona | Credit vaticanobservatory.org

Il telescopio Vaticano a tecnologia avanzata del Vaticano (VATT) situato sul monte Graham in Arizona (USA), è stato dotato di un nuovo sistema di controllo automatizzato realizzato da ProjectSoft HK, azienda di ingegneria di Hradec Kralove, nella Repubblica Ceca. L'installazione del sistema si è conclusa il 3 giugno 2024. Lo rende noto un comunicato della Vatican Observatory Foundation. 

La conclusione di questa installazione segna l'inizio di una fase di test, formazione e controllo del sistema (attualmente in corso) che coinvolge i membri della comunità della Specola Vaticana e il personale dell'Università dell'Arizona. Il sistema di controllo automatizzato è stato chiamato “Don” in onore di Donald M. Alstadt (1921-2007), ex presidente e amministratore delegato della Lord Corporation. “Don” è stato realizzato grazie alla sovvenzione della fondazione caritatevole Thomas Lord e alla donazione della signora Judith Alstadt in onore del marito.

L'acronimo VATT deriva dal suo design innovativo, oggi presente nei più grandi telescopi del mondo. IlVATT (il cui nome completo è il telescopio Alice P. Lennon, ospitato nel complesso astrofisico Thomas J. Bannan) ha compiuto trent'anni lo scorso settembre. “Don” è in grado di seguire gli oggetti celesti per 20 minuti con un'eccellente precisione senza guida.

Padre Paul Gabor , vicedirettore della Specola Vaticana in Arizona, afferma: “È davvero emozionante”. “Don” controllerà anche numerosi sistemi di supporto: una stazione meteorologica, la cupola del telescopio e gli otturatori a fenditura della cupola, il sistema di olio per i cuscinetti idraulici di montaggio, il sistema di raffreddamento dello specchio primario del VATT e altro ancora.

Il passo successivo è la “modalità remota”, che consente agli astronomi di utilizzare il telescopio per lavorare dalle loro sedi, senza la necessità di essere sul posto. Il personale della Specola potrà persino controllare l'IVA in Arizona dalla sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo, a sud di Roma. 

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