Roma , sabato, 29. giugno, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Il tema della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che si celebrerà nel mese di gennaio prossimo, si ispira al brano del Vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?” (Giovanni 11,26). E in questi giorni il Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ha messo a disposizione i testi in inglese. Preghiere e riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose. Presto i sussidi – che includono un'introduzione al tema, un servizio ecumenico, una selezione di brevi letture e preghiere per ogni giorno della Settimana – saranno disponibili anche in lingua italiana e nelle altre lingue.
Il tema del dialogo ecumenico e interreligioso è al centro di vari incontri promossi nelle diocesi italiane e dagli uffici pastorali della Cei. Lo scorso mese di maggio, dal 6 al 9, a Sacrofano, in provincia di Roma, si è svolto un incontro, promosso dalla Pastorale Giovanile della Cei che ha visto anche un momento interreligioso. Una esperienza oggi raccontata in un video che focalizza l’attenzione su questo incontro al quale hanno partecipato giovani ebrei, musulmani, induisti e buddhisti e di altre confessioni cristiane. “Una forte esperienza di Chiesa”, ha detto don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, sottolineando che “bisogna creare reti per stare accanto al mondo giovanile, per accompagnarlo e incoraggiarlo”.
E in questa settimana, presso la sede centrale della Conferenza Episcopale Italiana il secondo incontro dei leader delle religioni presenti in Italia su iniziativa della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Cei. “La collaborazione per aiutarci, per dialogare, affrontando anche la fatica della storia, non deve farci perdere di vista la necessità di venire incontro a chi soffre: il dolore dell’uno non può essere contrapposto a quello dell’altro; anzi, quando il dolore viene raccolto può essere motivo di amore. È questo ciò su cui puntiamo”, ha detto l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI, ricordando che “l’affermazione di Dio non può essere motivo di violenza, mai”. Per Baturi la religione “divide quando afferma un Dio che si contrappone ad altri, invece l’affermazione di Dio trascendente è motivo di pace perché ci induce a guardare l’altro come un fratello e a saper riconoscere nell’altro quel bene che perseguo”.
Un incontro durante il quale ci si è confrontati su come possono le religioni contribuire a creare coesione nella società: “abbiamo provato a vedere cosa già stiamo facendo e in quale prospettiva possiamo lavorare”, ha detto il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, presidente della Commissione CEI, sottolineando che “è stato fatto un passo avanti, in quanto abbiamo preso in considerazione tematiche più precise: la questione dell’educazione e della formazione, la pace, i giovani, la partecipazione politica”. Presto sarà elaborato un foglio di lavoro con “alcune linee programmatiche relative al modo di stare nello spazio pubblico e al contributo alla coesione sociale dello spazio pubblico”. Anche questa estate alcuni incontri su questi temi sono promossi dal Sae (Segretariato Attività Ecumeniche) e Comunità di Bose. “Una terra da abitare e custodire” è il tema scelto dal Sae per il suo 60mo convegno di formazione che si svolgerà a Camaldoli dal 28 luglio al 3 agosto presso la Foresteria del Monastero. Il convegno è accompagnato dal versetto biblico “Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2, 15).
La Comunià di Bose promuove, invece, dal 3 al settembre il XXX Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa sul tema “Basilio il Grande, maestro di vita cristiana”. Ieri a Savona l’incontro ecumenico e interreligioso sul tema “Alle sorgenti del dialogo” promosso dal Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della diocesi di Savona-Noli e inserito nelle iniziative per la candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027.