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Papa Francesco, faccia a faccia con il Gran Maestro dell’Ordine di Malta

In occasione della festa di San Giovanni, Patrono dell’Ordine, Fra’ John Dunlap incontra Papa Francesco. Ucraina, Terrasanta e attività umanitaria al centro della conversazione

Papa Francesco, Ordine di Malta | Papa Francesco, scambio di doni con il Gran Maestro Fra' John Dunlap. Sullo sfondo, il Sovrano Consiglio dell'Ordine, Palazzo Apostolico Vaticano, 27 giugno 2024 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, Ordine di Malta | Papa Francesco, scambio di doni con il Gran Maestro Fra' John Dunlap. Sullo sfondo, il Sovrano Consiglio dell'Ordine, Palazzo Apostolico Vaticano, 27 giugno 2024 | Vatican Media / ACI Group

Si è trattato di un colloquio “caratterizzato da grande cordialità”, quello tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, durante il quale ci si è concentrati sulla situazione in Terrasanta, sull’Ucraina e più in generale sulla grande diplomazia umanitaria dei Cavalieri, che operano in 120 Paesi con una rete di 13500 membri, 100 mila volontari, 52 mila dipendenti e oltre 100 missioni diplomatiche.

Come tradizione, in occasione della festa di San Giovanni del 24 giugno, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta va in udienza da Papa Francesco. Quest’anno, però, l’udienza ha un significato particolare: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, torna oggi dal Libano dove è arrivato il 23 giugno proprio per visitare le strutture dell’Ordine di Malta nel Paese, l’Ordine di Malta si è impegnato in questi mesi in una intensa attività umanitaria e diplomatica, con una conferenza di ambasciatori per rilanciarsi il 29 gennaio e la volontà di portare avanti  una rinnovata identità religiosa dopo la riforma voluta da Papa Francesco.

Insomma, un impegno a tutto tondo che, dopo le vicissitudini, punta a mettere in luce il lavoro diplomatico di una struttura dell’Ordine di Malta – struttura  religiosa, sì, e soggetta al Papa, ma anche soggetto diplomatico con relazioni diplomatiche con 113 Stati e 37 missioni all’estero, colloqui avviati per nuove relazioni e un progetto di farsi accreditare alle Nazioni Unite come Stato Osservatore non membro.

Un comunicato dell’Ordine di Malta sottolinea che in primo piano nei colloqui “gli interventi in aiuto della popolazione ucraina, dall’assistenza medica e sociale alla distribuzione di pasti e medicinali, dai servizi di trasporto e accompagnamento ai punti di accoglienza dislocati in diverse località in Ucraina e nei paesi confinanti”.

Si è parlato anche – continua il comunicato – della “presenza dell’Ordine di Malta in Terrasanta dove, oltre a gestire l’Ospedale della Sacra Famiglia a Betlemme che ha visto nascere oltre 100mila bambini dal 1990 ad oggi, l’Ordine ha avviato da poche settimane un programma di aiuti per la popolazione di Gaza in collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme”.

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L’incontro tra Papa Francesco e il Gran Maestro Fra’ John Dunlap dura appena 25 minuti. Il Papa ha poi ricevuto il Sovrano Consiglio e l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi. Il Gran Maestro e il Gran Cancelliere Riccardo Paternò di Montecupo (una sorta di “ministro degli Esteri” dell’Ordine di Malta) hanno incontrato l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati.

Al termine dell’incontro, il Papa ha donato al Gran Maestro un bassorilievo in bronzo raffigurante i Santi Pietro e Paolo, e poi – come fa con i capi di Stato – il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024 e il libro sulla statio Orbis del 27 marzo 2020.

Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta ha invece donato una medaglia dell’Ordine di Malta dedicata alla Madonna del Fileremo. Questa vale una storia.

L’icona della Madonna del Fileremo è infatti, in assoluto, la rappresentazione più sacra a cui da secoli Dame e Cavalieri dell’Ordine di Malta sono devoti, il simbolo per eccellenza della spiritualità mariana dell’antico Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni.

L’icona, tradizionalmente dipinta da San Luca, ha vissuto varie peripezie, ed è stata poi ospitata sul Monte Fileremo a Rodi e poi spostata a Malta nel XVI secolo con l’invasione dei musulmani. Successivamente, l’icona arriva a San Pietroburgo e da lì al Cremlino a Mosca dopo la rivoluzione bolscevica, quindi a Gàtchina, a Reval in Estonia, a Copenaghen e da lì consegnata alla zarina madre Maria Feodorovna, e da lei alle sue figlie che la consegnano al Sinodo dei Vescovi della Chiesa Russo Ortodossa fuori di Russia.

Questi la custodiscono prima a Berlino, poi la consegnano al Re Alessandro I di Jugoslavia che la porta a Belgrado, e lì sparisce nel 1941. L’originale sarà ritrovata in Montenegro, a Cetinje. Dalla fine del 2021, su iniziativa dell’Ordine di Malta, un mosaico raffigurante la Madonna del Fileremo adorna i Giardini Vaticani.

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