Città del Vaticano , mercoledì, 26. giugno, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Dall’autorità mondiale con competenze universali per regolare il mercato finanziario proposta dall’allora Pontificio Consiglio delle Giustizia e della Pace nel 2011 ad una autorità mondiale con competenze universali sul tema dell’intelligenza artificiale rilanciato dalla presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice Anna Maria Tarantola, ma presentato per la prima volta dall’arcivescvo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, all’assemblea general delle Nazioni Unite lo scorso settembre. Il tema, generale, è quello della regolamentazione di fronte ad una sfida che è completamente nuova, da gestire, da comprendere, ma non demonizzare.
La Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, nel 31esimo anno di vita, dedica il suo incontro annuale a “Intelligenza Artificiale Generativa e Paradigma Tecnocratico: come promuovere il benessere dell’umanità, la cura della natura e un mondo di pace”. Un titolo che mette insieme, in fondo, tutti i temi connessi agli sviluppi più recenti dell’intelligenza artificiale, diventato un vero e proprio centro di dibattito.
Un programma molto fitto, quello della Fondazione, che punta proprio ad entrare con forza nel dibattito, tanto che Anna Maria Tarantola lancia anche la possibilità di ribadire la proposta di una autorità mondiale in uno statement da portare al Papa, che potrà “lanciare questa idea nelle sedi opportune”, considerando che alcune raccomandazioni generali si trovano già nel messaggio del Papa per la 57esima Giornata Mondiale della Pace che nel suo intervento al G7.
Gli interventi si sono concentrati proprio sulla gestione dell’intelligenza artificiale, sulla necessità di farne un fine e non un mezzo, guardando anche indietro nel tempo. Perché, parliamoci chiaro, lo straordinario sviluppo del dibattito sull’intelligenza artificiale è arrivato con la diffusione delle chat bots, le “intelligenze” che interagiscono con il linguaggio umano, ma in realtà il tema dell’intelligenza artificiale è antico, tanto che uno dei relatori ricorda le famose partite di scacchi Kasparov contro super computer dell’IBM. Cosa, tra l’altro, che non ha determinato la fine degli scacchi giocati dagli esseri umani.
E forse c’è davvero bisogno di una sorta di sviluppo della dottrina sociale, che tocchi anche i temi della guerra e delle armi.