Roma , venerdì, 28. giugno, 2024 10:00 (ACI Stampa).
E' stato reso noto il Rapporto annuale di ACS (Aiuto alla Chiesa che Soffre). Nel documento si legge che nel corso del 2023 l'istituzione ha ricevuto donazioni e lasciti per 143,7 milioni di euro. Tale valore, insieme a 0,8 milioni di euro di riserve dell'anno precedente, ha permesso all'ACS di finanziare attività per un valore di 144,5 milioni di euro. Le offerte sono giunte da quasi 360.000 benefattori privati presenti nei 23 Paesi in cui ACS ha sedi nazionali.
L'81,3% di questi fondi è stato destinato alle spese relative alla missione. All'interno di questa cifra, l'85,9% è andato a progetti di aiuto in 138 paesi (5.573 progetti approvati su 7.689 richieste ricevute). Il restante 14,1%, pari a 16,6 milioni di euro, è stato destinato ad attività di informazione, proclamazione della fede e difesa dei cristiani perseguitati.
Il Paese che ha ricevuto maggiori aiuti è l'Ucraina: 7,5 milioni di euro. Seguono la Siria, con 7,4 milioni di euro, e il Libano, con 6,9 milioni. Particolare attenzione per l'Africa che ha ricevuto il maggior sostegno: il 31,4% delle risorse. La Presidente esecutiva di ACS Internazionale, Regina Lynch ha commentato: “L'Africa è la patria di circa un cattolico su cinque, di un sacerdote su otto, di una religiosa su sette e di quasi un terzo dei seminaristi nel mondo. Oltre a ciò, la diffusione del terrorismo e dell'estremismo islamico in alcuni Paesi, soprattutto nella regione del Sahel, è causa di grande sofferenza per i cristiani di questo continente”. Con il 19,1% di aiuti, il Medio Oriente rappresenta la seconda regione a ricevere il maggior numero di aiuti. Il 61% dei fondi inviati in Siria è destinato ad aiuti di emergenza, tra cui cibo e alloggio, assistenza medica e microcredito per le imprese. In Libano, gli aiuti d'urgenza hanno rappresentato il 47% del totale e sono stati destinati alle scuole cristiane, al cibo, agli alloggi e alle cure mediche.
ACS ha fatto giungere a 40.767 sacerdoti 1,75 milioni di offerte per la celebrazione di Messe. Ciò significa che un sacerdote su 10 nel mondo ha ricevuto sostegno da ACS e che, in qualche parte del mondo, ogni 18 secondi è stata celebrata una Messa secondo le intenzioni dei benefattori. Inoltre, grande sostegno per la formazione di quasi 11.000 seminaristi: il sostegno alla formazione di sacerdoti, religiosi e laici ha rappresentato il 26,7% di tutto l'aiuto garantito, mentre le offerte per le Messe e gli aiuti di sussistenza per le religiose sono stati pari al 21,6%.
Gli obiettivi per il 2024: “Intensificare il nostro aiuto nella regione del Sahel, dove il terrorismo jihadista si sta diffondendo e dove i cristiani stanno affrontando crescenti sofferenze a causa delle violenze”, così Regina Lynch, Presidente esecutivo di ACS Internazionale.