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Tra tradizione e futuro. La X edizione de “Il cortile di Francesco”

La kermesse dal titolo “CorporalMente” si svolgerà dal 12 al 15 settembre.

Il Cortile di Francesco | Il Cortile di Francesco | Credit Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi Il Cortile di Francesco | Il Cortile di Francesco | Credit Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi

Grande attesa nella città di Assisi per l'evento “Il cortile di Francesco”, promosso dai frati minori conventuali della Basilica di San Francesco, che quest'anno è alla sua decima edizione. L'evento, dal titolo “CorporalMente”, si svolgerà dal 12 al 15 settembre. Tanti i temi: medicina e psicologia; disabilità e integrazione; social media e ambiente; intelligenza artificiale, arte e spiritualità francescana. La anteprima, l'8 settembre con lo scrittore Alessandro Barricco. 

 

Saranno attese visite guidate al prezioso Museo del Tesoro della Basilica. Inoltre, sono diversi i concerti e gli spettacoli in programma che si svolgeranno nella fantastica cornice della piazza superiore di San Francesco. Tra questi, la prima esecuzione assoluta del "Requiem per il Sociale", una rivisitazione moderna (tra pop, rock e musica elettronica) del Requiem WA Mozart, scritto dal Maestro Andrea Di Cesare.  

 

“CorporalMente” sarà anche l'occasione per celebrare l'ottavo centenario delle stimmate di San Francesco: la famosa “Chartula” di Assisi, il breve testo autografo del Santo scritto dopo l'episodio delle stimmate a La Verna, sarà al centro di molte iniziativa. Tra i temi più attesi quello dell'intelligenza artificiale: il 15 settembre presso il Sacro Convento ci sarà la firma di un manifesto etico su AI e comunicazione.

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Il Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, Fra Giulio Cesareo , OMFConv, ha dichiarato: “Spesso siamo tutti più o meno vittime di un pregiudizio, secondo cui la fede e la spiritualità sono ostili o almeno indifferenti alla vita di tutti giorni, soprattutto nella sua dimensione ordinaria: fisica, corporea, culturale e sociale. A partire dall'esperienza e dall'eredità spirituale di San Francesco, possiamo invece dialogare in muto arricchimento con ogni uomo e donna, perché il sapore e il gusto della vita di ciascuno passano - come proprio nel caso del Povero di Assisi - per la trasparenza nel nostro corpo del valore, della bellezza e della dignità di cui ognuno di noi è rivestito, grazie alla solidarietà e all'amicizia che impregnano di le nostre relazioni".