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Parolin va dall’Ordine di Malta in Libano, Francesco incontra il 27 il Gran Maestro

Il Segretario di Stato in Vaticano per visitare una serie di opere dell’Ordine di Malta. Sarà anche l’opportunità per alcuni scambi diplomatici

Cardinale Parolin in Libano | L'arrivo del Cardinale Pietro Parolin a Beirut, 23 giugno 2024 | X @thisisbeirut Cardinale Parolin in Libano | L'arrivo del Cardinale Pietro Parolin a Beirut, 23 giugno 2024 | X @thisisbeirut

È partito il 23 giugno, e resterà in Libano fino al 27 giugno, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, per un viaggio che più che diplomatico si profila come un viaggio umanitario. Parolin, infatti, si reca in Libano su invito di Marwan Sehnaoui, presidente dell’Associazione Libanese dei Cavalieri dell’Ordine di Malta.

La visita è definita come una visita di “amicizia e fiducia”, e ovviamente include anche un programma diplomatico, considerando che la Santa Sede guarda con attenzione al Libano da anni in crisi politica e senza un presidente dal 2022. Papa Francesco in effetti, avrebbe voluto viaggiare nel Paese nel 2022, cosa che poi non avvenne, e nel 2020, dopo l’esplosione nel porto di Beirut, inviò lo stesso Cardinale Parolin come suo inviato speciale a Beirut mentre il Papa guidava una Giornata di Preghiera per il Libano.

Accolto in aeroporto del Ministro degli Esteri ad interim Abdallah Bou Habib su delega del Primo Ministro ad Interim Najib Mikati, nonché da Senahoui, dall’ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano Maria Emerica Cortese e dall’arcivescovo Paolo Borgia, nunzio apostolico in Libano, Parolin celebra il 24 giugno messa nella chiesa di San Giuseppe a Beirut in onore di San Giovanni.

Nell’agenda del Segretario di Stato vaticano ci sono visite a diversi centri medici-sociali e agro-umanitari dell’Ordine di Malta, diffusi su tutto il territorio libanese e anche nelle regioni confinanti attualmente colpite dalla guerra.

Il 25 giugno, il Cardinale Parolin visita la tomba di San Charbel ad Annaya, dove presiederà ad una Messa. Sempre in quella giornata è previsto anche un incontro con i consacrati, ma anche ad un incontro interreligioso tenuto nella sede patriarcale maronita di Bkerkeh, in un incontro che – sottolinea il Patriarcato – “permetterà al Segretario di Stato vaticano di assicurarsi l’impegno delle varie componenti della società libanese alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale del Libano, al di là di ogni apparente divisione emersa in questi ultimi anni. Parolin arriva a questo evento dopo aver avuto lo scorso 8 giugno un incontro con Le Drian, inviato speciale del governo francese, che aveva avuto parole molto critiche la situazione interna in Libano.

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Quella del Cardinale Parolin è comunque una visita principalmente pastorale, e la sua agenda è comunque circondata da una certa discrezione.

Il Cardinale concluderà il viaggio il 27 giugno, proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.

Secondo un comunicato diffusa dall’Ordine di Malta, la visita del Cardinale Parolin “è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo”. 

Lo stesso comunicato nota che l’Ordine di Malta è in prima linea in Libano da oltre 70 ani, e che dal 2020 si è focalizzato su progetti agroumanitari “riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell'affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano”.

Attualmente l'Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l'attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese (circa 158 chilometri quadrati), con l'obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest'anno.