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Dalle diocesi, i bambini ucraini arrivano in Italia per fuggire alla guerra

Un accordo tra Caritas Italia e Caritas Ucraina

I bambini Ucraini |  | Caritas Italiana I bambini Ucraini | | Caritas Italiana

Circa 700 bambini e bambine provenienti dalla Ucraina stanno raggiungendo, in queste ore, l’Italia per un periodo di vacanza.

Si tratta di bambini e bambine che da oltre due anni stanno vivendo la tragica realtà della guerra e spesso hanno visto morire familiari e parenti e anche tanta distruzione. L’iniziativa di queste vacanze solidali nasce da una collaborazione tra la Caritas Ucraina e la Caritas Italiana che permetterà a loro e agli accompagnatori di trascorrere in spiensieratezza un periodo di vacanze nel nostro Paese. Il progetto è sostenuto dalla Conferenza Episcopale italiana, grazie anche ai fondi dell’8xmille. I minori verranno accolti dalle Caritas di Cosenza-Bisignano, Lamezia Terme, Como, Senigallia, Iglesias, Jesi e Ugento – S. Maria di Leuca in due momenti diversi, presso strutture situate al mare e in montagna. Anche le Acli partecipano al programma gestendo l’ospitalità di uno dei gruppi in Piemonte. Tema del progetto 2024 “È più bello insieme”.

Nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca è arrivato un gruppo di bambini e bambine provenienti dalla città di Nikopol ospitati all'oratorio-ostello “Oasi del bello” della comunità parrocchiale di Tiggiano. Sono arrivati da Kharkiv a Como, grazie all’impegno dei volontari di Frontiere di Pace e di svariati volontari della parrocchia Santa Maria Assunta di Maccio a Villa Guardia e del mondo scout, un gruppo di ragazzi ucraini accolti presso la Casa Scout Don Titino.

Il 1 luglio arriveranno a Jesi, nelle Marche, 26 ragazzi dai 10 ai 16 anni più 4 accompagnatori. Avranno un programma molto intenso ogni giorno, come spiega la Caritas Marche: mare tutti i giorni dalle 9 alle 16, pranzo compreso, grazie ai pulmini messi a disposizione dell’amministrazione comunale e l’animazione con il coinvolgimento delle parrocchie, degli Scout e dei ragazzi dell’Azione Cattolica. E poi alcun visite culturali alle Grotte di Frasassi, al parco di Falconara Marittima e al parco acquatico.

La Caritas diocesana di Cosenza-Bisignano è una delle prime che ha accolto un nutrito gruppo di bambini e bambine giunti  a Lamezia Terme con un volo speciale e subito trasferitisi in un hotel sulla costa tirrenica dove è iniziato per loro un periodo di attività per aiutarli nell’elaborazione del trauma della guerra, offrendo loro luogo sicuro e fare  alcune esperienze con la speranza di un futuro di pace. Il programma di questi giorni prevede giornate al mare tra Amantea e Paola, ma anche in montagna in località silane con esperienze di laboratori didattici e di conoscenza. La Caritas diocesana cosentina ha organizzato diverse attività ricreative e di intrattenimento per tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li accompagnano, in sinergia con religiosi, operatori e i volontari disponibili e coinvolgendo le comunità locali. Il progetto – ha spiegato don Bruno Di Domenico, direttore della Caritas di Cosenza -  “non è solo un progetto di accoglienza ma è una straordinaria occasione di animazione di comunità. Partendo dalle esperienze delle comunità locali si metteranno in rete le diverse realtà territoriali: le scuole, i comuni, le associazioni, la comunità ecclesiale (parrocchie, gruppi, movimenti), i giovani e tutte le singole persone intercettate. L’obiettivo è che, attraverso la preparazione e poi l’incontro con i bambini e ragazzi, si accompagni la comunità a costruire una fraternità solidale che abbia a cuore il tema della pace, e sappia custodire quel senso profondo dell’umano, che è espressione di carità”.

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Nella diocesi di Lamezia Terme, nel salone della parrocchia di San Giuseppe Artigiano si è svolto un incontro organizzativo in previsione dell’arrivo di 42 tra bambini e bambine con otto accompagnatori, che, provenienti da Nikopol in Ucraina, arriveranno in diocesi il 1 luglio.