Roma , sabato, 30. gennaio, 2016 18:00 (ACI Stampa).
Un evento laicale che ha raccolto centinaia di migliaia di persone. E’ il Family Day che si è svolto nel pomeriggio al Circo Massimo, a Roma. Una occasione per ribadire – hanno spiegato manifestanti ed organizzatori – la centralità della famiglia così come previsto dalla Costituzione della Repubblica nella società italiana. Tra i tanti manifestanti anche alcuni vescovi. Tra loro Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso Boiano, che ad Acistampa ha confidato le sue impressioni e le sue sensazioni.
Eccellenza, che messaggio arriva dal Circo Massimo?
Da questa piazza arriva la consapevolezza questa realtà popolare, del fatto che la famiglia è composta da un uomo e da una donna, è talmente radicata nel popolo italiano che si è finalmente svegliato grazie ad un gruppo coraggioso di laici. Io sono venuto con i miei diocesani perché mi hanno trascinato in positivo. Ho voluto dire sì, andate. Anzi, andiamo insieme perché questi valori non hanno ideologia ma hanno la bellezza di dire che ogni bambino ha bisogno di un padre e di una madre.
Anche il Cardinale Bagnasco ha sottolineato l’importanza della spinta venuta dal laicato…
Sì. E’ quasi una novità teologica. C’è un laicato cosi maturo e proponente che sa lanciarsi dando profumo di beatitudine alla realtà secolare. Questa è la nostra gioia come quando vediamo un figlio nascere e crescere e diventare adulto. Vedere questo laicato così coraggioso, che si è autofinanziato, non ci sono sponsor qui. Questi laici sono capaci di testimoniare il Vangelo anche nella realtà sociale, e da qui anche nella realtà politica.