Advertisement

Una insolita reliquia in un luogo insolito, il Santo Chiodo del Duomo di Milano

Portata in processione da San Carlo Borromeo sconfisse la peste

L'arcivescovo Delpini con la croce che custodisce la reliquia |  | Rivista di Terra Santa L'arcivescovo Delpini con la croce che custodisce la reliquia | | Rivista di Terra Santa

Da qualche tempo la Rivista Terra Santa propone un viaggio tra le più significative reliquie italiane. Nel numero di maggio-giugno si parla della reliquia del Santo Chiodo. La collocazione è insolita: si trova nel Duomo di Milano, a 42 metri d’altezza sopra l’altare maggiore. Sarebbe il Santo Chiodo della croce di Gesù, che ci permette di contemplare in modo più preciso come avvenne la crocifissione

Francesca Cosi e Alessandra Repossi spiegano che la presenza è segnalata da una luce rossa

In alto sotto il tiburio. Ma il luogo dove è stata custodita non sempre stato lo stesso. Dalla fine del 133 per circa 70 anni si trovava su una tribuna sopra l’altare della basilica di Santa Tecla, che sorgeva al posto della piazza che oggi è davanti al Duomo. Nel 1461, prima che Santa Tecla fosse abbattuta la reliquia del Santo Chiodo venne portata nella nuova costruzione e posto tanto in alto per evitare i furti. Ma così era anche lontana dalla vista dei fedeli che lentamente la dimenticarono.

Non era nemmeno facile fare una ostensione e si dovette attendere San Carlo Borromeo e l’epidemia di peste del 1575-77 per riscoprire la reliquia. Borromeo la fece inserire in una croce di legno e la portò in processione lungo le vie della città. L’epidemia terminò e san Carlo decise che ogni anno il 3 maggio, giorno dell’Invenzione (cioè del ritrovamento) della Vera Croce da parte di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, si sarebbe ripetuta la processione.

Si costruì un congegno per poterla prendere dalla sua nicchia, qualcuno dice che sarebbe stato Leonardo da Vinci ad inventarlo creando una "nivola". L'articolo di Terra Santa racconta nei dettagli questa storia e la storia della reliquia stessa che ha una forma piuttosto insolita. Un chiodo lungo circa 24 centimetri, dotato di una testa ad anello a sua volta inserita in un altro anello più grande; insieme al chiodo vi sono poi altri due elementi, un filo di ferro in parte ritorto, poco più lungo del chiodo e un cavallotto con le estremità ad anello.

Advertisement

Oggi è ancora possibile assistere alla ostensione del Santo Chiodo con il rito della "nivola"  il 14 settembre festa dell’Esaltazione della Santa Croce,  tenendo presente che il Triduo del Santo Chiodo si svolge il sabato, la domenica e il lunedì più vicini a questa data. Il sabato, all’inizio dei Vespri, l’arcivescovo sale sulla «nivola» (oggi motorizzata) e in circa 6 minuti raggiunge la reliquia, che viene poi esposta all’interno di una croce dorata. La processione che un tempo raggiungeva la chiesa di San Sepolcro si tiene oggi dentro il Duomo, la domenica, mentre la sera del lunedì la "nivola" risale per riportare il Santo Chiodo nel suo tabernacolo.