Città del Vaticano , mercoledì, 19. giugno, 2024 12:30 (ACI Stampa).
Anche l’idea di un Concilio Vaticano III con la partecipazione attiva delle Chiese non cattoliche è stata discussa nell’incontro tra il catholicos di Cilicia Aram I e Papa Francesco. Il catholicos della Chiesa Apostolica Armena, a Roma anche per dare una conferenza sul ruolo della diplomazia religiosa in Medio Oriente al Pontificio Istituto Orientale, ha discusso di questo e altri temi in una udienza privata con Papa Francesco lo scorso 12 giugno.
I temi dell’udienza sono stati rivelati dal sito internet del Catholicossato di Cilicia, che ha sede in Libano, ad Antilyas, dove è stata trasferito nel 1930 a seguito del genocidio armeno, ed è, insieme ad Etchmiadzin, una delle due grandi sedi della Chiesa Apostolica Armena.
La questione del Concilio Vaticano III è solo il terzo punto all’ordine del giorno, ma è di particolare importanza. Il primo punto riguarda la necessità di ampliare e trasformare le relazioni ecumeniche in una partnership, e il secondo riguarda la necessità di stabilire una data comune per la Pasqua – un tema, tra l’altro, in discussione con molte altre Chiese sorelle.
Ma Aram I ha guardato anche alla sfida del Libano, all’importanza di rafforzare le coesistenza cristiano – musulmana a Beirut e la soluzione della crisi istituzionale con l’elezione di un presidente.
Quindi, si è parlato anche della questione del Nagorno Karabakh, chiamato Artsakh nell’antico nome armeno. Dopo la guerra del 2021, che ha portato ad una pace dolorosa per l’Armenia, il controllo di vasti territori del Nagorno Karabakh è passato in mano azerbaijana. La parte armena ha denunciato più volte un “genocidio culturale” in atto in Artsakh dai tempi in cui il territorio fu dato dai sovietici alla giurisdizione azerbaijana, ma l’Azerbaijan lamenta anche la distruzione di varie moschee da quando il territorio ha dichiarato l’indipendenza negli anni Novanta, costituendo uno Stato che non è stato riconosciuto nel consesso internazionale, ma che era comunque una forma di legame con l’Armenia.