Città del Vaticano , martedì, 18. giugno, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Si attendeva la luce verde del Comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL alle modifiche normative, che è arrivata il 28 maggio, perché l’Autorità antiriciclaggio vaticana definisse e delineasse il suo rapporto annuale. Che è uscito poi il 17 giugno, direttamente sul sito dell’Istituto, senza una comunicazione istituzionale, senza una conferenza stampa di presentazione – non se ne fanno più dal 2019 – come se le questioni finanziarie fossero diventate improvvisamente qualcosa non da tenere nascosto, ma di certo da non enfatizzare.
Il rapporto dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria 2023 – ASIF come si dice adesso, mentre prima era AIF – si presenta in 30 pagine che non hanno sostanziali novità, ma che includono anche dei box in cui si presentano alcune novità normative. Forse la più significativa delle novità è quella che riguarda la possibilità di esternalizzare i servizi per gli enti vigilati – e cioè solo uno: lo IOR – anche se a seguito di quella che viene definita una attenta valutazione dei rischi. Ed è magari un modo del sistema di proteggere se stesso, dopo che lo stesso IOR si è trovato a pagare dei costosi consulenti esterni nel corso degli ultimi dieci anni, come il Promontory Financial Group che è poi finito nella maretta di alcuni scandali finanziari negli Stati Uniti.
Per il resto, il rapporto ASIF si dipana senza grosse sorprese in 30 pagine, secondo una struttura che prevede anche alcuni approfondimenti in dei box come succedeva in passato, sebbene non ci siano approfondimenti riguardo i casi seguiti dall’Autorità come invece era stato fatto in passato, quando i riferimenti precisi permettevano di comprendere anche i casi a cui ci si riferiva.
Qualche cifra. Riguardo l’attività di informazione finanziaria, la Unità di Informazione Finanziaria dell’ASIF ha ricevuto 123 Segnalazioni di Attività Sospetta, di cui 118 dall’unico ente vigilato, e cioè l’Istituto delle Opere di Religione, 4 da Autorità della Santa Sede e dello Stato di Città del Vaticano e uno da un Ente Senza Scopo di Lucro. Il direttore generale dell’ASIF Giuseppe Schlitzer segnala che “i valori risultano in linea con quelli registrati per il 2022”.
Quando le segnalazioni erano 128 (124 dallo IOR, 2 da autorità vaticane, 1 da un ente senza scopo di lucro e 1 da altri soggetti).