Città del Vaticano , sabato, 15. giugno, 2024 11:56 (ACI Stampa).
"L’innovazione dell’imprenditore oggi dev’essere in primo luogo innovazione nella cura della casa comune". Papa Francesco lo ha detto ricevendo in udienza un Gruppo di Amministratori Delegati di grandi imprese e banche che per il Papa "sono soggetti che incidono sulle dinamiche dei rapporti internazionali".
Francesco indica tre sfide: "la cura dell’ambiente, la cura dei poveri e la cura dei giovani". Per la cura dell' ambiente, dice il Papa "non basta più rispettare le leggi degli Stati, che procedono troppo lentamente: occorre innovare anticipando il futuro, con scelte coraggiose e lungimiranti che possano essere imitate". Francesco parla di ’“economia circolare” per la materia ma "non abbiamo ancora imparato – permettetemi l’espressione – a “riciclare” e non scartare le persone, i lavoratori, soprattutto i più fragili, per i quali vige spesso la cultura dello scarto. Siate diffidenti verso una certa “meritocrazia” che viene usata per legittimare l’esclusione dei poveri, giudicati demeritevoli, fino a considerare la povertà stessa come colpa". Quindi "la sfida è includere i poveri nelle aziende". E "i giovani sono spesso tra i poveri del nostro tempo: poveri di risorse, di opportunità e di futuro" Serve una’“ospitalità aziendale”, "che significa accogliere generosamente i giovani anche quando non hanno l’esperienza e le competenze richieste, perché ogni lavoro si impara solo lavorando".
Serve una vera generosità e responsabilità: " il Signore - conclude il Papa- vi aiuti a usarla e a fare scelte coraggiose, a vantaggio dell’ambiente, dei poveri e dei giovani. Sarà l’investimento, anche economico, più fruttuoso".