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I devoti santi del Sacro Cuore di Gesù

Nella storia della Chiesa sono tanti i santi che hanno avuto una particolare devozione al Sacro Cuore di Gesù: ecco chi sono

Apparizione del Sacro Cuore a Margherita Maria Alacoque |  | Wikipedia Apparizione del Sacro Cuore a Margherita Maria Alacoque | | Wikipedia

Il Sacro Cuore di Gesù, un mistero. Un immenso mistero a cui molti santi si sono sentiti attratti, chiamati: una devozione antica che cominciò ad avere sviluppo maggiormente nel 1600 grazie a San Giovanni Eudes (1601-1680) e a Santa Margherita Maria Alacocque (1647-1690).

San Giovanni Eudes, instancabile divulgatore della devozione al Sacro Cuore di Gesù: dapprima nei suoi innumerevoli scritti parla del Cuore di Maria, ma poi si concentra su quello di Cristo. I due cuori, uniti: questo in sintesi il suo pensiero. Sarà il primo a comporre un Ufficio liturgico e una Messa in onore del Cuore Immacolato di Maria e del Sacro Cuore di Gesù, celebrando le loro feste all’interno della congregazione da lui fondata, la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità. San Giovanni Eudes dimostra, con argomentazioni teologiche, che vi è una profonda unione tra i due Cuori: “Il nostro proposito è stato sempre, dai primordi della nostra congregazione, di contemplare e onorare questi due amabili Cuori come uno stesso Cuore, in unità di spirito, di sentimento e di affezione”.

L’altro nome a cui si deve far riferimento per approfondire questa devozione così particolare è quello di Santa Margherita Maria Alacocque che ebbe per ben 17 anni delle apparizioni di Gesù. Fu lui stesso a chiederle una speciale devozione al Suo Sacratissimo Cuore. La prima visione risale al 27 dicembre 1673. E’ la festa di san Giovanni Evangelista e la santa francese, monaca visitandina nel monastero di Paray-le-Monial, racconta così - nella sua Autobiografia - questo sorprendente incontro. Gesù stesso le disse: “Il mio Divin Cuore è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che non potendo più contenere in sé stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie in ordine alla santità e alla salvezza necessarie per ritirarli dal precipizio della perdizione”. Furono diverse le apparizioni di Cristo alla santa. La terza, importantissima: Gesù le chiese di comunicarsi ogni primo venerdì del mese e di prostrarsi con il viso a terra per un’ora nella notte tra il giovedì e il venerdì in ricordo della sua agonia nel Getsemani.    

Sarà da questa apparizione che nasceranno due espressioni importanti della devozione al Sacro Cuore: la Comunione nel primo venerdì del mese e la cosiddetta “Ora Santa” in riparazione ai torti subiti dal Cuore di Gesù. Necessario annoverare anche la quarta apparizione che avvenne l’ottavo giorno dopo la festa del Corpus Domini del 1675. La data è importante poiché si tratta di quella in cui oggi viene celebrata la solennità del Sacro Cuore: Gesù desiderava che fosse istituita una speciale festa in onore del Sacro Cuore dopo, appunto, l’ottava del Corpus Domini.

I santi si incontrano, i santi si “attraggono” come calamite, così si potrebbe dire. E fra la santa francese e il suo direttore spirituale, San Claudio de la Colombière (1641-1682), avvenne un’intesa spirituale profonda fin dal primo loro incontro. “Io ti manderò un mio servo fedele e amico perfetto”, così aveva promesso Gesù a Margherita Maria Alacoque. E così avvenne. Le due figure furono legate soprattutto dalla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Queste, le parole di una delle preghiere più famose che il santo compose: “Sacro Cuore di Gesù, insegnami a dimenticare completamente me stesso perché questa è l'unica via per poter davvero entrare in Te. E poiché ciò che farò per l'avvenire sarà Tuo, fa' in modo che non compia mai nulla che non sia degno di Te”.

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Rimaniamo sempre in terra francese, ma circa duecento anni dopo. Il nome a cui si deve far riferimento è quello della Beata Maria di Gesù (1841-1884), al secolo Maria Deluil-Martiny, fondatrice della Congregazione monastica delle Figlie del Cuore di Gesù. I suoi scritti - soprattutto il suo Diario - ci offrono una visione fondamentalmente eucaristica del Sacro Cuore di Gesù: “Ai piedi di Gesù-Ostia, il tuo cuore diventi, a forza di grazie e di sacrifici, come un turibolo d’oro. Che l’ardore generoso, anzi eroico, del tuo amore ne sia il fuoco sempre ardente; che la purezza celeste del tuo amore sia l’incenso che vi si consuma senza posa e il cui profumo soave rallegri e affascini il Cuore di Gesù, tuo divino Sposo”. Ed è proprio al Sacro Cuore di Gesù che scriverà una sentita e intensa preghiera: “Cuore adorabile di Gesù, in quest’ora in cui tanti pericoli ci minacciano, innalziamo a Te le nostre suppliche, in Te speriamo pienamente, e Tu solo sarai il nostro rifugio! (...) Cuore amabile di Gesù, Tu sarai il nostro custode, il nostro protettore e la nostra salvezza”. Della santa rimarrà, inoltre, famosa la devozione allo “Scudo del Sacro Cuore di Gesù” che sarà da lei stessa diffuso nella travagliata Francia di fine Ottocento.

Altra donna, sempre francese, profondamente devota al Sacro Cuore è stata Santa Teresa del Gesù Bambino (1873-1897). La sua spiritualità fu legata a questa particolare devozione. Scriverà: “Al Cuore Divino che trabocca tenerezza ho dato tutto”. Decise di fare atto di consacrazione al Cuore di Cristo. Alla Basilica di Montmartre, nel 1887, farà dono del suo braccialetto d’oro per forgiare l’ostensorio festivo della famosa basilica parigina.

E sempre nell’Ottocento troviamo un’altra importante figura: è l’italiano San Daniele Comboni  (1831- 1881), missionario e Vescovo cattolico italiano, fondatore degli istituti religiosi dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Pie Madri della Nigrizia.

 

 

 

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