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Papa Francesco riflette sul nome con cui lo Spirito Santo è chiamato nella Bibbia

Udienza Generale di Papa Francesco. "Il vento soffia dove vuole"

Papa Francesco durante un'udienza generale |  | Elizabeth Alva / ACI Group Papa Francesco durante un'udienza generale | | Elizabeth Alva / ACI Group

Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, incentra la sua riflessione sul tema “Il vento soffia dove vuole”. Dove c’è lo Spirito di Dio c’è libertà”. "Nella catechesi odierna vorrei riflettere con voi sul nome con cui lo Spirito Santo è chiamato nella Bibbia", spiega subito Papa Francesco.

"La prima cosa che noi conosciamo di una persona è il nome. È con esso che la chiamiamo, che la distinguiamo e la ricordiamo. Anche la terza persona della Trinità ha un nome:si chiama Spirito Santo. Ma “Spirito” è la versione latinizzata. Il nome dello Spirito, quello con cui lo hanno conosciuto i primi destinatari della rivelazione, con cui lo hanno invocato i profeti, i salmisti, Maria, Gesù e gli Apostoli, è Ruach, che significa soffio, vento, respiro", commenta il Pontefice da Piazza San Pietro.

"Fu proprio osservando il vento e le sue manifestazioni, che gli scrittori biblici furono guidati da Dio a scoprire un “vento” di natura diversa", dice il Pontefice durante questa Udienza Generale. "Cosa ci dice, dunque, dello Spirito Santo, il suo nome Ruach? L’immagine del vento serve anzitutto a esprimere la potenza dello Spirito. “Spirito e potenza”, o “potenza dello Spirito” è un binomio ricorrente in tutta la Bibbia. Il vento infatti è una forza travolgente e indomabile.", specifica il Papa.

"Gesù metterà in luce un’altra caratteristica del vento, quella della sua libertà", dice il Papa.

"Il vento è l’unica cosa che non si può assolutamente imbrigliare, non si può “imbottigliare” o inscatolare. E' libero. Pretendere di rinchiudere lo Spirito Santo in concetti, definizioni, tesi o trattati, come ha tentato di fare a volte il razionalismo moderno, significa perderlo, vanificarlo, o ridurlo allo spirito umano semplice. Esiste però una tentazione analoga anche in campo ecclesiastico, ed è quella di voler racchiudere lo Spirito Santo in canoni, istituzioni, definizioni. Lo Spirito crea e anima le istituzioni, ma non può essere Lui stesso “istituzionalizzato", continua Papa Francesco.

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"Una persona libera è quello che ha lo Spirito del Signore. Questa è una libertà tutta speciale, assai diversa da ciò che comunemente si intende. Non è libertà di fare quello che si vuole, ma libertà di fare liberamente quello che Dio vuole! Non libertà di fare il bene o il male, ma libertà di fare il bene e farlo liberamente, cioè per attrazione, non per costrizione. In altre parole, libertà dei figli, non degli schiavi", sottolinea il Pontefice.

"Chiediamo a Gesù di fare di noi, mediante il suo Santo Spirito, degli uomini e delle donne veramente liberi. Liberi per servire, nell’amore e nella gioia", conclude così Papa Francesco.