Città del Vaticano , martedì, 4. giugno, 2024 18:35 (ACI Stampa).
Il 4 giugno 1944, Pio XII fece alla Madonna un voto per implorare la salvezza della città. Ottanta anni dopo, la Diocesi di Roma ricorda quel voto e celebra per la prima volta la memoria liturgica di Maria Salus Populi Romani. Papa Francesco invia un messaggio, auspicando che le iniziative di commemorazione “possano ravvivare nei romani il proposito di essere dappertutto costruttori della pace vera, rilanciando la fraternità come condizione essenziale per ricomporre conflitti e ostilità”.
Papa Francesco è molto legato all’icona di Maria Salus Populi Romani, davanti la quale va a pregare prima a dopo ogni viaggio apostolico. Il Papa, tra l’altro, ha scelto di essere sepolto proprio a Santa Maria Maggiore.
Nel suo messaggio, Papa Francesco ricorda che “la devozione all’antica icona custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore è da secoli viva nel cuore dei romani, che ad essa si rivolsero per presentare suppliche e invocazioni, specialmente durante le pestilenze, le calamità naturali, le guerre”.
Dunque, nota il Papa, non sorprende che “il popolo romano volle affidarsi ancora una volta a Maria Salus Populi Romani mentre l’Urbe viveva l’incubo della devastazione nazista”.
Ottanta anni dopo, Papa Francesco invita a meditare sul “tremendo flagello della guerra”, anche perché “troppi conflitti in diverse parti del mondo sono ancora oggi aperti” come “la martoriata Ucraina, la Palestina e Israele, il Sudan, Il Myanmar”, che “toccano innumerevoli vittime innocenti, le cui grida di terrore e di sofferenza chiamano in causa le coscienze di tutti: non si può e non si deve cedere alla logica delle armi!”