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Finanze Vaticane, Moneyval accoglie le modifiche della Santa Sede

Non un vero e proprio rapporto sui progressi – la valutazione sarà in 4 anni – ma una valutazione positiva su alcune modifiche della legge antiriciclaggio. Tutto quello che dice MONEYVAL sulla Santa Sede

Rapporto MONEYVAL | La copertina del follow up report di MONEYVAL | MONEYVAL Rapporto MONEYVAL | La copertina del follow up report di MONEYVAL | MONEYVAL

La Santa Sede ha ritoccato qualche punto della legge anti-riciclaggio, venendo incontro ad alcune delle raccomandazioni richieste dal comitato del Consiglio di Europa MONEYVAL, sotto la cui valutazione la Santa Sede si è sottoposta dall’inizio del percorso della legge antiriciclaggio. La notizia arriva in un comunicato del Consiglio d’Europa, diramata nella mattinata del 28 maggio.

Non si tratta della valutazione sui progressi della Santa Sede. La valutazione è prevista in quattro anni, e questi miglioramenti non vanno a toccare punti nevralgici. Non c’entrano nemmeno con le indagini che hanno riguardato le finanze vaticane recentemente e con alcuni casi specifici. Si tratta di miglioramenti tecnici, necessari, parte di un percorso di miglioramento che la Santa Sede si è impegnata a portare avanti nella e con la comunità internazionale.

Perché il giudizio di MONEYVAL è importante? Perché MONEYVAL è il comitato del Consiglio d’Europa che valuta l’adesione agli standard internazionali dei Paesi che decidono di sottoporsi alla sua valutazione. La Santa Sede è nel procedimento di MONEYVAL dal 2011, ha avuto il primo rapporto generale nel 2012 e poi quattro rapporti sui progressi nel 2013, 2015, 2017 e 2021.

I miglioramenti riguardano delle questioni tecniche, e sono inclusi in un “follow-up report” di oggi, e riguardano le questione della banche corrispondenti, i bonifici e la proprietà di trasparenza e benefici delle persone legali. Sono miglioramenti che derivano anche dal fatto che la Santa Sede è entrata nel sistema SEPA.

Il follow up report sottolinea che “dall’adozione del suo rapporto di valutazione dell’aprile 2021, la Santa Sede ha fatto degli emendamenti alla sua legge antiriciclaggio e introdotto una nuova legislazione che copre le persone legali”.

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Precedentemente, la Santa Sede era “non compliant” (non conforme) con le raccomandazioni 13 sulle banche corrispondenti, mentre riguardo le raccomandazioni 16 e 24 sui bonifici e le persone legali restano alcune “deficienze minori”, ma ora sono “largamente conformi”, mentre prima erano state valutate come non conforme.

In sintesi, delle 39 raccomandazioni applicabili, la Santa Sede è ora conforme o largamente conforme in 35 punti, e parzialmente conforme in 4 delle raccomandazioni. La Santa Sede dovrà riportare in quattro anni a MONEYVAL riguardo i progressi per rafforzare l’implementazione delle misure di antiriciclaggio e finanziamento al terrorismo.

L’ultimo rapporto sui progressi su Santa Sede e Città del Vaticano era stato pubblicato nel giugno 2021, ed era un rapporto generalmente positivo e aveva proiettato la Santa Sede al sesto round della valutazione, una delle cinque nazioni al mondo arrivate così avanti nella valutazione.

Il rapporto aveva comunque luci ed ombre: attaccava fortemente la Santa Sede per aver ignorato la possibilità che i suoi dipendenti possano abusare dei loro uffici del sistema finanziario vaticano per il loro profitto; sottolineava il rischio di conflitti di interesse per promotori di giustizia e giudici del Tribunale vaticano, perché non lavorano a tempo pieno per la Santa Sede; criticava lo stesso promotore di Giustizia per il modo in cui sono state eseguite le indagini sull’ormai famoso caso dell’investimento di Londra della Segreteria di Stato. Tema sul quale il rapporto dà anche una notizia: che il processo sui sospettati dovrebbe aver luogo nell’estate 2021.

Un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, tuttavia, descriveva l’esito del rapporto come “ampiamente positivo”, nonostante le luci ed ombre del rapporto evidenziate.

Il comunicato specifica che “è stata analizzata la vigente normativa della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano ai fini della conformità tecnica rispetto ad alcune raccomandazioni del Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (“GAFI”) sulle quali la giurisdizione aveva richiesto una revisione della valutazione attribuita nel Rapporto di Valutazione Reciproca del 2021”, e che il comitato ha riconosciuto “gli ulteriori progressi” della Santa Sede, tanto che “per tutte le raccomandazioni richieste è stata assegnata una valutazione migliorativa”.

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Conclude il comunicato: “L’esito del Regular Follow-up Report è stato ampiamente positivo a testimonianza del lavoro congiunto di tutte le autorità della giurisdizione e in continuità con il processo di piena trasparenza finanziaria in cui è impegnata la giurisdizione della Santa Sede (incluso lo Stato della Città del Vaticano)”.