"Approfitto di questa circostanza per rivolgere il mio pensiero, pieno di fraterno affetto, all’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Ieronymos, uomo di profonda fede e pastore sapiente, che ho incontrato in occasione dei miei viaggi in Grecia, e al quale sono vivamente grato per il sostegno che ha assicurato e continua ad assicurare alle attività che l’Apostolikì Diakonia e il Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale promuovono congiuntamente". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza il Metropolita Agathanghelos, Direttore Generale della Apostolikì Diakonia della Chiesa di Grecia e la Delegazione del Collegio Teologico di Atene.

"In questi vent’anni, superando anche periodi difficili - ha aggiunto –l’Apostolikì Diakonia e il Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale hanno lavorato insieme per promuovere progetti di comune interesse sul piano culturale ed educativo. Mi rallegro per la vostra scelta di privilegiare la formazione culturale, teologica ed ecumenica delle nuove generazioni. Infatti, proprio i giovani, sostenuti dalla speranza che si fonda sulla fede, possono spezzare le catene fatte di risentimenti, incomprensioni e pregiudizi, che per secoli hanno tenuto prigionieri cattolici e ortodossi, impedendo loro di riconoscersi fratelli uniti nella diversità, capaci di testimoniare l’amore di Cristo, specialmente in questo mondo così diviso e conflittuale".

"Camminando insieme, lavorando insieme e pregando insieme, ci prepariamo - ha concluso il Papa - a ricevere da Dio il dono dell’unità che, in quanto frutto dello Spirito Santo, sarà comunione e armonia nelle legittime diversità. Dobbiamo camminare insieme, pregare insieme".