Verona , martedì, 14. maggio, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Il prossimo 18 maggio Papa Francesco sarà in visita pastorale a Verona: un programma molto intenso e ricco, simile a quello dello scorso 28 aprile a Venezia.
Nel 1988 – il 17 e 18 aprile – la città scaligera ha accolto Papa Giovanni Paolo II in visita pastorale.
“So – disse salutando la popolazione in Piazza Bra - di essere venuto in una città d’eccezione, antica per la sua origine, grande per la sua storia, salda per l’adesione alla fede cristiana, forte per le sue nuove energie, e perciò ricca di speranze per l’avvenire. Verona è prima di tutto un luogo privilegiato per le sue bellezze di natura e di arte. Chi ha definito Verona una “piccola Roma” intendeva esprimere con tale qualifica le glorie di una città antica e sempre viva, che ha saputo acquistare crescente rilevanza politica, economica, culturale, dando origine nel volgere dei secoli a uomini insigni, entrati a far parte del patrimonio della cultura universale”.
“Verona è stata e continua a essere – furono le parole di Giovanni Paolo II - una fucina, esempio felice della fusione di vari elementi necessari all’equilibrio e alle sintesi feconde: città e campagna, natura e arte, antichità e modernità, tradizione e originalità, privato e pubblico, persona umana e istanze sociali, autonomia cittadina e inserimento nel contesto regionale-nazionale-internazionale. Ma Verona è stata ed è anche una città di fede. E quella che è soprattutto per la consistenza della sua vita religiosa, per un cristianesimo concepito come fondamento del vivere personale, familiare e civile. La fede nel Dio vero del Vangelo, che Verona fu tra le primissime città del nord-Italia e dell’Europa ad accogliere, come testimoniano ancora i resti archeologici della vostra Basilica paleocristiana, divenne subito ed è rimasta, attraverso le vicissitudini travagliate della storia, il segreto della sua continua e inesausta vitalità”.
Allo Stadio Bentegodi il Papa presiedette la Messa per la beatificazione dei veronesi Giuseppe Nascimbeni (nativo di Torri del Benaco) e Giovanni Calabria. Fondatori rispettivamente della Congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia e delle Congregazioni dei Piccoli Servi e delle Piccole Serve della Divina Provvidenza. Don Calabria fu poi canonizzato dallo stesso Giovanni Paolo II nel 1999.