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Papa Francesco, educare i giovani a scoprire il "progetto di Dio"

L'udienza alla Fondazione Blanquerna

Papa Francesco e la Fondazione Blanquerna |  | Vatican Media Papa Francesco e la Fondazione Blanquerna | | Vatican Media

Ciò che conta nell'azione educativa  è aiutare i giovani a scoprire "il progetto di Dio" per loro e a realizzarlo.

Il Papa lo ha detto ai membri della "Fondazione Blanquerna", istituto di istruzione superiore fondato nel 1948 e integrato nell'Università Ramon Llull di Barcellona ricevuti in udienza

Blanquerna è un personaggio letterario protagonista di un libro del filosofo e beato Raimondo Lullo che offre "alcuni modelli di vita cristiana che possono aiutare chiunque a seguire Cristo".

Il Papa ricorda che l'impegno che la Fondazione e l'intera Università si propone di portare avanti  è quello di valorizzare il ruolo della famiglia nella società, insegnando che il cristiano non deve muovere i propri passi spinto dal desiderio di "carrierismo"  che "non è comunitario, è individualista e questo reca tanto danno", ma dalla volontà di rispondere a una chiamata e che, dopo aver assolto al proprio compito, "il cristiano deve tendere all'incontro con il Signore".

Quindi la formazione deve si avere "un linguaggio attuale, moderno, agile, pedagogico, con un’analisi accurata della realtà" ma deve tenere conto che so formano "uomini e donne completi, non repliche illusorie di ideali impossibili. Per esempio- dice il Papa- ci sono alcune università che ho conosciuto in America che sono troppo liberali, che cercano solo di formare tecnici, formare specialisti e si dimenticano che devono formare uomini e donne. Persone integre che cercano di dare il meglio di sé nel servizio a cui Dio li chiama, sapendo che sono pellegrini, che in realtà tutto è cammino verso una meta che supera questa realtà, l’incontro dell’amico con l’amato".

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Francesco conclude il suo saluto citando un passo finale del libro del beato Lullo:

“Chiesero all’Amico quali fossero le tenebre più grandi. Rispose l’assenza del suo Amato; e alla domanda quale fosse lo splendore più grande, disse la presenza del suo Amato”.