Città del Vaticano , mercoledì, 1. maggio, 2024 9:17 (ACI Stampa).
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "La fede". Insieme con la carità e la speranza, questa virtù è detta “teologale” , dice il Papa dall'Aula Paolo VI.
Fede, speranza e carità. "Senza di esse noi potremmo essere prudenti, giusti, forti e temperanti, ma non avremmo occhi che vedono anche nel buio, non avremmo un cuore che ama anche quando non è amato, non avremmo una speranza che osa contro ogni speranza", commenta Papa Francesco.
Per il Papa il primo grande uomo di fede è Abramo. "Abramo è stato il grande padre. Quando accettò di lasciare la terra dei suoi antenati per dirigersi verso la terra che Dio gli avrebbe indicato, probabilmente sarà stato giudicato folle: perché lasciare il noto per l’ignoto, il certo per l’incerto? E' pazzo, ma Abramo parte, come se vedesse l’invisibile, così dice la Bibbia, bello quello. La fede l'ha fatto fecondo".
Poi, Mosè. "Accolse la voce di Dio anche quando più di un dubbio poteva scuoterlo, continuò a restare saldo e a fidarsi del Signore, e persino a difendere il popolo che invece tante volte mancava di fede", sottolinea Francesco.
"Donna di fede sarà la Vergine Maria, la quale, ricevendo l’annuncio dell’Angelo, che molti avrebbero liquidato perché troppo impegnativa e rischiosa, risponde: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola. Con il cuore pieno di fiducia in Dio, Maria parte per una strada di cui non conosce né il tracciato né i pericoli", continua il Papa.