Città del Vaticano , giovedì, 25. aprile, 2024 11:00 (ACI Stampa).
Più di 60.000 le persone presenti, 600 i pullman che sono arrivati nella capitale, 200 le diocesi presenti in piazza San Pietro oggi, il 25 aprile, con Papa Francesco. Protagonista l'Azione Cattolica.
L'incontro si chiama "A braccia aperte" e apre i lavori della XVIII Assemblea nazionale elettiva dell'AC dal titolo "Testimoni di tutte le cose da lui compiute" che si svolgerà a Sacrofano fino a domenica 28 aprile. Francesco arriva in Piazza e sottolinea che "l’abbraccio è una delle espressioni più spontanee dell’esperienza umana".
"La vita dell’uomo si apre con un abbraccio, quello dei genitori, primo gesto di accoglienza, a cui ne seguono tanti altri, che danno senso e valore ai giorni e agli anni, fino all’ultimo, quello del congedo dal cammino terreno - commenta il Pontefice - E soprattutto è avvolta dal grande abbraccio di Dio, che ci ama per primo e non smette mai di stringerci a sé, specialmente quando ritorniamo dopo esserci perduti".
Per il Papa ci sono ben tre tipi di abbraccio. L’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva, l’abbraccio che cambia la vita.
L’abbraccio che manca. "Lo slancio che oggi esprimete in modo così festoso non è sempre accolto con favore nel nostro mondo: a volte incontra chiusure e resistenze, per cui le braccia si irrigidiscono e le mani si serrano minacciose, divenendo non più veicoli di fraternità, ma di rifiuto e contrapposizione, anche violenta, di diffidenza nei confronti degli altri, vicini e lontani, fino a portare al conflitto. Quando l'abbraccio si trasforma in un pugno è molto pericoloso. Sì, all’origine delle guerre ci sono spesso abbracci mancati o rifiutati, a cui seguono pregiudizi, incomprensioni e sospetti, fino a vedere nell’altro un nemico", dice Francesco.
Poi, l’abbraccio che salva. "Già umanamente abbracciarsi significa esprimere valori positivi e fondamentali come l’affetto, la stima, la fiducia, l’incoraggiamento, la riconciliazione. Ma diventa ancora più vitale quando lo si vive nella dimensione della fede. Non perdiamo mai di vista l’abbraccio del Padre che salva, paradigma della vita e cuore del Vangelo, modello di radicalità dell’amore. Lasciamoci abbracciare da Lui come bambini", questo il secondo abbraccio descritto dal Papa.