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Papa Francesco: “Per favore, nazioni in guerra, fermate la guerra”

In una intervista alla CBS anticipata ieri, e che sarà pubblicata integralmente il 19 maggio, Papa Francesco chiede di nuovo pace e negoziati negli scenari di guerra

Papa Francesco | Il dietro le quinte dell'intervista di Papa Francesco alla BS | FB Padre Enzo Fortunato Papa Francesco | Il dietro le quinte dell'intervista di Papa Francesco alla BS | FB Padre Enzo Fortunato

“Per favore, nazioni in guerra, tutte voi: fermate la guerra. Cercate il negoziato. Cercate la pace. Una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine”. Papa Francesco lo dice rivolto alle telecamere della CBS, che il 24 aprile sono state a Casa Santa Marta per una intervista di circa un’ora, anticipata nei notiziari della sera degli Stati Uniti ieri e che sarà poi diffusa integralmente il prossimo 19 maggio, in occasione della prima Giornata Mondiale dei Bambini.

Nelle anticipazioni della CBS, Papa Francesco rinnova il suo appello per la pace, ricorda la situazione a Gaza, e sottolinea che lui può solo pregare per la pace. E, riguardo quelli che cercano un posto nella Chiesa, Papa Francesco dice: “Direi che c’è sempre un posto, sempre. Se in questa parrocchia il prete non sembra accogliente, lo capisco, ma vai a cercare, c’è sempre un posto. Non scappare dalla Chiesa. La Chiesa è molto grande, è più di un tempio. Non dovresti scappare da lei”.

L’appello per la pace viene a seguito di una domanda della presentatrice Norah O’Donnell riguardo un appello che il Papa potrebbe avere per il presidente russo Vladimir Putin riguardo la situazione in Ucraina. Ma il Papa affronta anche la situazione in Israele, e in particolare nella striscia di Gaza.

Il Papa ricorda, come ha già fatto, che lui chiama ogni pomeriggio alle 7 della sera la parrocchia di Gaza, dove “ci sono circa 600 persone. Mi dicono cosa succede. È molto duro. Molto duro. E il cibo arriva, ma devono lottare per questo”.

Alla domanda se il Papa può aiutare a negoziare la pace, Papa Francesco risponde: “Posso pregare. Lo faccio. Prego molto”.

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Gli viene chiesto dei bambini che rischiano una carestia a Gaza proprio nei giorni di fine maggio che vedranno la celebrazione della Giornata Mondiale dei Bambini.

Il Papa ci tiene a ricordare che non si deve guardare solo a Gaza, ma anche alla situazione in Ucraina. “Quei bambini – afferma Papa Francesco – non sanno come sorridere. Dico loro qualcosa, ma hanno dimenticato come sorridere. Ed è dura quando un bambino dimentica di sorridere. È davvero molto grave”.

Il Papa sottolinea anche che “i bambini portano sempre un messaggio”, ed è per questo che ama accoglierli quando è sulla Papamobile. Sul cambiamento climatico, Papa Francesco parla di persone che sono sciocche al punto che “anche quando mostri loro le ricerche non ci credono” e questo “perché non comprendono la situazione o per il loro interesse personale”.