Bologna , martedì, 23. aprile, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Ad eccezione di Bologna e in attesa della nomina – non all’ordine del giorno – del nuovo Vicario Generale di Roma, le diocesi tradizionalmente cardinalizie in Italia – almeno negli ultimi 120 anni – sono tutte senza arcivescovi porporati.
Ovviamente si tratta di tradizione, non vi è nessuna legge canonica in materia e anche se vi fosse il Papa può tranquillamente derogarvi. Ma è oltremodo interessante sottolineare come, in poco più di 10 anni, Papa Francesco abbia cambiato la tradizione con le sue scelte – almeno nel primo periodo di pontificato – inaspettate.
Prendendo in esame dai primi del Novecento del secolo scorso, le diocesi tradizionalmente cardinalizie in Italia sono state Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma (con il Vicario Generale di Sua Santità), Napoli e Palermo.
Al momento dell’elezione di Papa Francesco, nel marzo 2013, Torino e Venezia erano in attesa di porpora, con l’Arcivescovo Nosiglia e il Patriarca Moraglia. E la porpora non è mai arrivata. Nel 2022 Monsignor Nosiglia ha lasciato Torino per raggiunti limiti di età e gli è succeduto Monsignor Roberto Repole, il cui nome non è stato inserito nei concistori del 2022 e del 2023. L’ultimo Arcivescovo di Torino a non essere cardinale fu Davide Riccardi tra il 1891 e il 1897. A Venezia – che peraltro ha dato alla Chiesa tre papi fra il 1903 e il 1978 – l’ultimo Patriarca non cardinale prima di Monsignor Francesco Moraglia fu Angelo Ramazzotti tra il 1858 e il 1861. Il presule morì tre giorni prima di ricevere la berretta rossa da parte di Pio IX.
Anche l’Arcidiocesi di Milano nel XX Secolo ha donato alla Chiesa dei papi, due: Pio XI nel 1922 e Paolo VI nel 1963. Ed ora Milano non ha un Arcivescovo cardinale, sebbene il Vescovo di Como – diocesi suffraganea di Milano – abbia ricevuto la porpora nel concistoro dell’agosto 2022. L’ultimo Arcivescovo di Milano non cardinale prima di Monsignor Mario Delpini – in carica dal 2017 al posto del Cardinale Angelo Scola – fu Luigi Nazari di Calabiana, tra il 1867 ed il 1893.