Città del Vaticano , lunedì, 22. aprile, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Il Dicastero per i testi legislativi è un frutto del Concilio vaticano II, anche se le vere origini risalgono al 1917 quando Benedetto XV istituì la Pontificia Commissione per l’interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico che era stato promulgato il 27 maggio. Cosi si leggene nelle note storiche dell'Annuario pontificio e anche grazie al sito del Dicastero.
La Commissione è durata fino alla nascita della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico, costituita da Giovanni XXIII il 28 marzo 1963, al fine di preparare, alla luce dei decreti del Concilio Vaticano II. Dopo il Concilio nel 1967 Paolo VI istituì la Pontificia Commissione per l’Interpretazione dei Decreti del Concilio Vaticano II, la cui competenza era stata successivamente estesa all’interpretazione dei documenti emanati dalla Santa Sede per l’esecuzione dei Decreti Conciliari (Lettera della Segreteria di Stato N. 134634 del 14 aprile 1969).
Fu Giovanni Paolo II nel 1984 a far tornare la Pontificia Commissione per l’interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico, al compito di aiutare la interpretazione del nuovo Codice di Diritto Canonico promulgato il 25 gennaio 1983 e le leggi universali della Chiesa latina. Nel 1988 con la Costituzione Apostolica Pastor bonus del 28 giugno 1988, la Commissione è stata trasformata nel Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi con una competenza più ampia ed articolata. Con la Praedicate Evangelium, promulgata il 5 giugno 2022, che ha abrogato la precedente Pastor Bonus, il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi è diventato Dicastero per i Testi Legislativi. Le competenze sono state aggiornate ma principalmente si tratte della Promozione del Diritto canonico e assistenza per la sua retta applicazione della Chiesa latina e delle Chiese orientali.
Un altro particolare compito affidato al Dicastero è quello della vigilanza sulla corretta prassi canonica, affinché il diritto nella Chiesa sia da tutti adeguatamente inteso e correttamente applicato; se necessario, compete al Dicastero segnalare all’Autorità competente il delinearsi di prassi illegittime e consigliare possibili soluzioni.
È competenza del Dicastero la formulazione di interpretazioni autentiche, confermate dall’autorità pontificia, delle leggi universali della Chiesa. Il Dicastero, studiando la legislazione vigente della Chiesa latina e delle Chiese orientali, esamina l’eventuale presenza di lacunae legis, anche in base alle sollecitazioni che pervengono dalla prassi ecclesiale e presenta al Romano Pontefice proposte adeguate per il loro superamento. Nel caso si manifesti la necessità di modificare o aggiornare la normativa vigente, suggerisce emendamenti, assicurando l’armonia e l’efficacia del diritto.