Loppiano , giovedì, 18. aprile, 2024 10:00 (ACI Stampa).
La pace si impara anche all'università. E' questo lo spirito con il quale lo scorso 12 aprile si è inaugurato a Loppiano il XVI Anno Accademico dell’Istituto Universitario Sophia (I.U.S.). Filo rosso dei vari interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio una riflessione sul ruolo delle università, e di Sophia in particolare, nel tempo di crisi che stiamo vivendo.
Il cardinale di Firenze Betori ha spiegato che "la vocazione dell’università dovrebbe essere quella di educare alla capacità di andare oltre le banalità e i luoghi comuni, di aprire il senso comune al mistero delle cose non scontate. Spetta alle università come Sophia, il compito di testimoniare la ragionevolezza della fede. E dunque educare a leggere, ad interpretare, la realtà, accompagnando lo sguardo di ogni giovane verso quella verità che ciascuno, anche inconsapevolmente cerca".
Per Margaret Karram presidente del Movimento dei Focolari e Vice Gran Cancelliere di Sophia lo scopo è "quello di formare giovani alla complessità contemporanea, in una prospettiva trans-disciplinare e di promuovere, nella concretezza del quotidiano e nei vari ambiti del vivere, il metodo del dialogo tra le culture e i popoli".
I corridoi dell’università sono attraversati da 50 Paesi, 30 idiomi, 5 Continenti. Le differenze sono un motore di apprendimento pulsante e quotidiano; le distanze sono spazi da attraversare costruendo ponti e i conflitti sono un patrimonio di energia da convertire in nuove relazioni a impatto positivo.
Il rettore Declan O’Byrne, teologo irlandese, ha ricordato: "Vogliamo essere un luogo dove, pur consapevoli di star vivendo un momento storico drammatico, si guarda alla capacità umana di costruire la pace duratura. Vogliamo studiare e insegnare a vedere quei “semi” che già oggi esprimono la possibilità di risolvere la crisi che viviamo".