Gaeta (LT) , martedì, 16. aprile, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Anche la Conferenza Episcopale del Lazio prima di Pasqua ha vissuto l’esperienza della visita ad Limina. Tra i presuli che hanno partecipato vi è stato anche l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, al quale ACI Stampa ha chiesto di raccontare la propria esperienza.
La visita ad limina si è svolta per la Conferenza Episcopale Laziale alla quale appartengo nella settimana dal 18 al 22 Marzo 2024 con la partecipazione di tutti i vescovi e dell’Ordinario militare oltre che del vescovo degli Ucraini cattolici. L’esperienza è stata veramente, e tutti lo hanno sottolineato, positiva per tanti elementi, ma quello che va più sottolineato come prezioso in questa visita ad limina che essa è stata una esperienza di comunione e di fraternità, che questi giorni vissuti insieme hanno manifestato in maniera ancora più forte ed evidente. La visita, iniziata con la celebrazione alla tomba di Pietro, ha assunto da subito una dimensione spirituale, un pellegrinaggio che ha fatto bene a noi che lo abbiamo intrapreso e attraverso di noi alle nostre Chiese.
Come si è svolta l’udienza con il Santo Padre? Che cosa può raccontarci?
L’udienza con il Papa è stato l’ultimo atto della visita e ha segnato questi giorni trascorsi a Roma. Come tutti io sono rimasto colpito dalla semplicità con cui papa Francesco si è posto, dalla sua attenzione ad ascoltare le questioni che venivano poste e dalla schiettezza delle risposte. Si è parlato con il Papa, si è conversato, ci siamo ascoltati. Il Papa, che da subito si è definito Vescovo di Roma, conosce bene la nostra Regione e la nostra Regione ha con il Santo Padre un rapporto speciale che ci onora e ci responsabilizza.
Negli incontri con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana è emerso qualcosa di particolare? Avete presentato qualche richiesta specifica o sottolineato qualche criticità?