Milano , mercoledì, 10. aprile, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Nello scorso febbraio all’Ambrosianeum di Milano è stato presentato ‘Il posto degli oratori – Una mappa delle proposte educative e ricreative per gli adolescenti di Milano’, uno studio sulle proposte educative e ricreative offerte dai 146 oratori presenti nei 12 decanati in cui è suddivisa la città, realizzato tra maggio 2022 e gennaio 2023, anche attraverso la somministrazione di questionari online, da docenti e ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e del Politecnico.
Introducendo la ricerca Rosangela Lodigiani, docente di sociologia dei processi economici e del lavoro, e la dott.ssa Veronica Riniolo, ricercatrice di sociologia, entrambe all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, hanno sottolineato la necessità della sfida educativa, divenuta urgenza dopo il Covid: “La sfida educativa, infatti, è divenuta ancora più centrale con la pandemia Covid-19, quando perfino il diritto di accesso alle proposte educative è vacillato ed il benessere psico-fisico degli adolescenti ha subito un forte contraccolpo…
Dallo studio emerge la distribuzione fitta e capillare degli oratori all’interno del comune di Milano, capace di offrire un servizio di prossimità, accessibile a piedi in 5-10 minuti in ogni quartiere. Inoltre una parte importante dello studio ha cercato di delineare l’identikit di chi frequenta l’oratorio e di individuare le motivazioni di tale scelta. Accanto ai bambini e ai preadolescenti coinvolti nell’iniziazione cristiana (destinatari della pastorale giovanile ‘classica’) si osserva che, con l’aumentare dell’età, la presenza in oratorio diventa una presenza ‘ingaggiata’, ovvero impegnata a frequentare in modo attivo le proposte. Meno presenti dei bambini in termini numerici, i più grandi hanno una presenza più attiva:
Per quale motivo una ricerca sugli oratori a Milano o, meglio, una mappatura territoriale?
“Nel 2021 c’è stata profonda ridefinizione dei confini dei decanati cittadini. Ridotti da 21 a 12 sono divenuti territori molto vasti di cui è importante conoscere le caratteristiche. Gli oratori sono ‘sentinelle’ e ‘sensori’ dei territori e delle comunità che li abitano, operano al fianco e talvolta in sinergia con altre realtà educative. La ricerca ha mappato le proposte educative e ricreative rivolte a adolescenti tra gli 11 e i 19 anni, studiando le principali caratteristiche socio-demografiche e urbanistiche i contesti in esse cui si situano e considerando, insieme agli oratori, le proposte provenienti anche da altri soggetti impegnati sul fronte educativo, del pubblico (centri di aggregazione giovanile, centri di aggregazione multifunzionali, biblioteche), e del privato profit (scuole di teatro, piscine e palestre) e non profit (associazioni e cooperative sociali)”.