Roma , sabato, 6. aprile, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Si è insediato il 13 luglio scorso a Firenze il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo, un’esperienza che ha aggregato giovani provenienti dai Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana come “opera-segno” del Forum del Mediterraneo del 2022, nel quale è stata sottoscritta dai Sindaci e i Vescovi Cattolici del Mediterraneo, la Carta di Firenze.
E in questi giorni i giovani, accompagnati dal segretario della Cei, l’arcivescovo Giuseppe Baturi, hanno visitato Bruxelles e hanno avuto contatti con le istituzioni europee e con la Comece, la Commissione degliEpiscopati dell’UE delle Conferenze Episcopali Europee presieduta dal vescovo Mariano Crociata.
La delegazione è stata ricevuta dalla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, da Crociata e dal Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea, Noël Treanor. Metsola ha salutato i giovani, che le sono stati presentati da Baturi e dalla presidente della Fondazione “Giorgio La Pira”, Patrizia Giunti mentre nell’incontro con la Comece si è iniziato a discutere di una collaborazione che si “annuncia molto proficua”, spiega la Fondazione: “ci si è confrontati sugli ambiti di intervento delle due realtà, in particolare Comece lavora su asilo, immigrazione e sfruttamento lavorativo, guerra e relazioni internazionali, educazione mentre il CGM su impegno sociale e politico, sull'educazione e sul dialogo culturale”.
Baturi ha ribadito il sostegno della Cei al progetto del CGM, che ha grandi potenzialità e ha sottolineato la necessità che si creino anzitutto rapporti di reciproca fiducia e che l'Europa sia sempre più proiettata sul Mediterraneo. La Presidente Metsola –spiega - “ha voluto conoscere meglio le motivazioni e la composizione del Consiglio dei giovani del Mediterraneo. Si è interessata anche della grande visione di Giorgio La Pira, chiedendo di poterla sviluppare in contesti storici che hanno bisogno di quella prospettiva profetica e ricordando che l’Unione europea è soprattutto un progetto di pace”. Il Segretario della CEI ha voluto esprimere gratitudine alla Presidente del Parlamento europeo per “l’impegno a favore della cooperazione e della comprensione tra i popoli e il sostegno alla libertà, alla democrazia e ai diritti”. Con il Consiglio dei giovani del Mediterraneo “abbiamo voluto scommettere sui giovani perché questo significa scommettere sull’educazione, sulla loro capacità di immaginare un futuro diverso.
L’Europa non può non accorgersi di ciò che accade nel Mediterraneo, delle forze vive e della possibilità che esso ha di sviluppare un’azione di pace e di amicizia che avrà ripercussioni in tutto il mondo. Per questo, vogliamo da una parte che i nostri giovani di 18 Paesi conoscano le Istituzioni europee, dall’altra parte chiediamo che le Istituzioni europee tengano conto di queste forze vive e prospettiche capaci di determinare, speriamo, un futuro diverso”. Mons. Crociata – che è anche vescovo di Latina-Sezze-Priverno, si è detto contento di questo primo incontro di conoscenza, che potrà portare a molti sviluppi futuri. L’incontro con la Presidente Metsola – spiega - è “la conferma di un rapporto che la Chiesa, attraverso la Comece, ha con il Parlamento europeo, e che merita di essere portato avanti perché permette alla Chiesa di svolgere la sua missione e al Parlamento di raccogliere voci che vengono dal mondo cattolico, che è parte importante del popolo europeo”.