Città del Vaticano , giovedì, 4. aprile, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Concerti, moste, cineforum, pellegrinaggi. Sono alcuni degli eventi culturali che accompagneranno il Giubileo del 2025 e che sono stati presentati alla stampa oggi.
Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo; Mons. Dario Edoardo Viganò, Vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali; e Don Alessio Geretti, Curatore della Mostra e collaboratore esterno del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo hanno elencato e spiegato le iniziative già in agenda. A cominciare dai pellegrinaggi come “In Cammino”, un pellegrinaggio moderno tra le 14 maggiori Abbazie d’Europa ideato e promosso da Livia Pomodoro, presidente dell’associazione culturale “No’hma – In cammino”. Il Pellegrinaggio, partito dall'Abbazia di Canterbury nel luglio del 2023, attraversa sette Paesi europei per giungere poi fino a Roma nel 2025.
Poi i tre concerti che segneranno i prossimi mesi. Il primo appuntamento è per Domenica 28 aprile alle ore 17.30 presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola dove verrà eseguito per intero il celebre Messiah di G.F. Handel. 3 Novembre 2024 alle ore 18 presso l’Auditorium di Via della Conciliazione vedrà protagonista l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ringrazio fin d’ora nella persona del Presidente Sovrintendente Michele dall’Ongaro per la sua pronta adesione all’iniziativa. L’Orchestra diretta dal Maestro Jader Bignamini, attualmente Direttore musicale della Detroit Symphony Orchestra, eseguirà la Quinta Sinfonia di Dimitri Shostakovich realizzata nel 1937. Alle ore 18.00 del 22 Dicembre 2024, presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, la Cappella Sistina si esibirà in diverse composizioni polifoniche di Palestrina, Perosi e Bartolucci.
E il cinema come ha spiegato Dario Edoardo Viganò da La porta del cielo (Vittorio De Sica e Cesare Zavattini,1945), in una copia recentemente restaurata cui collaborò anche Giovanni Battista Montini, il futuro papa Paolo VI, allora sostituto alla Segreteria di Stato.
Fino a Silence (2916) di Martin Scorzese e a Cristo proibito (1951) di Curzio Malaparte.