Roma , lunedì, 8. aprile, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Durante il tempo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua alla domenica di Pentecoste, questa antica antifona mariana istituita da papa Benedetto XIV nel 1742 sostituisce l'Angelus, una preghiera incentrata sull'Incarnazione.
In un articolo sul National Catholic Register, l'autrice di libri cattolici Stephanie Mann ha condiviso alcuni fatti sul Regina Coeli che possono aiutare a capire e approfondire il significato di questa bella preghiera alla Madre di Dio.
È una delle quattro antifone mariane usate dalla Chiesa durante l'anno liturgico. Oltre al Regina Coeli, la Chiesa cattolica recita l'Alma Redemptoris Mater, dai Primi Vespri della I Domenica di Avvento fino alla festa della Purificazione del 2 febbraio. Infine, il Salve Regina è l'antifona durante il Tempo Ordinario, dalla Pentecoste all'inizio dell'Avvento.
La sua paternità è sconosciuta, ma c'è una leggenda sulla sua origine. La paternità del Regina Coeli è sconosciuta, ma c'è una storia nella raccolta di agiografie della Legenda Aurea su Papa San Gregorio Magno (Pontefice dal 590 al 604 d.C.) che dà una spiegazione. Si narra che quando questo papa stava presiedendo una processione con preghiere alla Vergine Maria allo scopo di porre fine a una pestilenza a Roma, udì voci angeliche cantare i primi tre versi del Regina Coeli e aggiunse il verso "Ora pro nobis Deum. Alleluia". Secondo la leggenda, queste preghiere ebbero successo e la peste finì. Questa composizione liturgica è ufficialmente documentata fin dal XII secolo. Si sa che fu ripetuta dai Frati Minori Francescani dopo la Compieta (Liturgia delle Ore) nella prima metà del secolo successivo.
Prega tre volte al giorno. Come l'Angelus, il Regina Coeli viene recitato tre volte al giorno, all'alba, a mezzogiorno e al tramonto, per consacrare la giornata a Dio e alla Vergine Maria.