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Il cammino stazionale romano, il martedì della Ottava di Pasqua a San Paolo

La basilica che custodisce la tomba dell' Apostolo delle Genti

San Paolo fuori le Mura |  | Wikimedia commons San Paolo fuori le Mura | | Wikimedia commons

Così come San Pietro in Vaticano è stazione il lunedì di Pasqua per la lettura liturgica dagli Atti degli Apostoli che riferisce il discorso di Pietro nel secondo capitolo, così martedì di Pasqua è stazione San Paolo perché anticamente si leggeva un discorso di Paolo nel tredicesimo capitolo degli Atti.

Nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali, Pompeo Ugonio scrive infatti:

“Corrisponde alla Statione della presente chiesa la Lettione de gl’Atti de gl’Apostoli, che comincia: Surgens Paulus et manu silentium indicens ait, etc (Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse”).

Ai tempi di Ugonio, questa stazione del martedì di Pasqua non era tra quelle che Sisto V aveva deciso di celebrare personalmente. Eppure Papa Sisto celebrava a San Paolo molte altre volte durante l’anno:

“Il presente Religiosissimo Pastore Sisto V ha in questa chiesa in certi tempi dell’anno ordinato la Cappella Pontificale, cioè la seconda Domenica di Quadragesima, la quarta Domenica dell’Advento, & il giorno della conversione di S. Paolo.”

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Tra queste tre celebrazioni, solo l’ultima viene ancora celebrata dal Papa. L’idea di Sisto V di celebrare spesso nelle antiche basiliche di Roma era una grande rivoluzione nel Cinquecento, quando il Papa celebrava soltanto nella Cappella Sistina, ma anche oggi il Papa sembra chiuso in Vaticano paragonato a Sisto V, che si spostava in continuazione tra le basiliche di Roma.

Ma le celebrazioni papali spesso portavano anche a interventi e rifacimenti nelle basiliche. Così Ugonio racconta di una cappella sotto l’altare maggiore:

“Sotto l’altare, è un piccolo Oratorio, il quale si diceva da gli antichi la confessione di S. Paolo, & ad esso si scendeva già della parte di dietro che è rincontro alla Tribuna”, cioè l’abside.

“A fronte a questo luogo era prima un’altra Cappella detta l’Oratorio di S. Giuliano, alla quale si soleva scendere per alcuni gradi. Questa Cappella è stata l’anno passato chiusa, & coperta sopra, per far il piano commodo alle Messe Pontificali ordinatevi da N.S. Sisto V.”

E allo stesso modo “le colonne che erano dietro l’altare con la sedia, sono state levate” per le celebrazioni papali, le cosiddette Cappelle Papali.

“Per comodità delle quali Cappelle si è allargato il spatio dietro l’altar de santi Apostoli, & sono stati levati tutti gl’impedimenti, che ingombravano la vista di esso altare al sommo Pontefice, & i Cardinali che nel circuito sotto la Tribuna risiedono.”

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