Varsavia , lunedì, 25. marzo, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Il primo atto dell’arcivescovo Tadeusz Wojda da presidente della Conferenza Episcopale di Polonia è stato quello di proclamare una novena di nove anni, per preparare al 2033, quando si celebrerà il duemillesimo anniversario della morte e Resurrezione di Gesù sulla falsariga dell’Anno Santo Straordinario proclamato da Giovanni Paolo II nel 1983. Un segno che i vescovi di Polonia hanno messo al primo posto dell’agenda lo sguardo su Gesù Cristo, e questo nonostante la crescente secolarizzazione, la situazione sociale e politica non facile ed anche la necessità di tenere dritta la barra della dottrina.
L’arcivescovo Wojda è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Polacca lo scorso 14 marzo, durante la 397esima Assemblea Plenaria dei vescovi. Ha preso il posto dell’arcivescovo Stanislaw Gadecki, vescovo di Poznan, che ha guidato la Conferenza Episcopale per dieci anni e che ad ottobre compirà 75 anni, età in cui i vescovi lasciano l’episcopato attivo.
Appena due giorni dopo la sua nomina, il neo presidente ha inviato un comunicato che lanciava la Grande Novena in vista del due millesimo anniversario della Redenzione, sottolineando che i nove anni che precedono questo giubileo sono “una meravigliosa opportunità per la Chiesa polacca per ravvivare la fede e dire grazie”.
La novena inizierà con la celebrazione della Pasqua quest’anno, e il Triduo Pasquale saranno ogni anno momenti centrali di questo percorso di preghiera. Il presidente dei vescovi polacchi ha chiesto ai fedeli di impegnarsi in tutte le iniziative che saranno lanciate.
L’arcivescovo Wojda, religioso pallottino, è sacerdote dal 1983. Dal 1984 al 1989 ha proseguito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma dove ha conseguito licenza e dottorato in missionlogia.