Città del Vaticano , venerdì, 22. marzo, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Gesù rispondendo a Tommaso dice: “Io sono la via, la verità, e la vita nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Gesù è l’unico nell'universo che poteva pronunciare e ha pronunciato quelle parole perchè Cristo è la via ed è la meta del viaggio come Verbo eterno ed è la verità e la vita in quanto Verbo fatto carne”. Lo ha detto il Cardinale Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nella predica di Quaresima offerta stamane al Papa e alla Curia Romana.
La sequela, a differenza della fede e dell'amore, non indica solo – ha spiegato il Cardinale – “un'attitudine dell'intelletto e della volontà, ma traccia un programma di vita, indica una condivisione totale nel modo di vivere, del destino e della missione del Signore”.
Seguire Cristo è diverso rispetto a seguire chiunque altro. “La legge – ha osservato il porporato, citando il Vangelo di Giovanni - fu data per mezzo di Mosè ma la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Per noi religiosi questo significa che la regola ci è stata data per mezzo del nostro fondatore, della nostra fondatrice ma la grazia e la forza di osservarla ci viene soltanto da Gesù Cristo. Per noi e per tutti i cristiani, religiosi o no, quella parola significa anche un'altra cosa ancora più radicale Il Vangelo ci è stato dato dal Gesù terreno, ma la capacità di osservarlo, di metterlo in pratica ci viene soltanto da Gesù risorto che opera attraverso lo Spirito Santo”.
Gesù ci dice che “lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Se Gesù dunque è la via, lo Spirito Santo è la guida”.
Lo Spirito – ha detto ancora il Predicatore della Casa Pontificia – è un suggeritore: “lo Spirito Santo che illumina tutto resta per così dire dietro le quinte e parla sotto voce. A differenza dei suggeritori umani, Egli non parla alle orecchie ma al cuore. Non suggerisce meccanicamente le parole del Vangelo come da un copione ma le spiega, le adatta, le applica alle situazioni. Stiamo parlando delle ispirazioni dello Spirito, le cosiddette buone ispirazioni. La fedeltà all'ispirazione è la via più breve e più sicura alla santità. Noi non sappiamo in partenza qual è in concreto la santità che Dio vuole da ognuno di noi, Dio solo la conosce e ce la rivela a mano a mano che il cammino prosegue. Non basta perciò avere un programma di perfezione ben chiaro per poi realizzarlo via via, non c'è un modello di perfezione identico per tutti Dio, non fa i santi in serie, non ama la clonazione. Ogni santo è una invenzione inedita dello Spirito”.