Nicosia , giovedì, 21. marzo, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Era da 340 anni, dalla morte di Filippo Mocenigo, che a Cipro non risiedeva un vescovo cattolico di rito latino. Dal 16 marzo, però, tutto è cambiato, perché padre Bruno Varriano, francescano dei frati minori, vicario del Patriarcato Latino di Gerusalemme a Cipro, è stato ordinato vescovo dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme – concelebranti l’arcivescovo maronita di Cipro Selin Jean Sfeir e il Cardinale Fortunato Frezza. Così, dopo aver aperto finalmente una sede a Nicosia il 29 settembre 2022, ora la Chiesa cattolica di Cipro acquisisce ancora più peso.
È un segnale importante, per due motivi. Perché Cipro è l’ultimo Paese in Europa diviso da un muro (per essere precisi, una green line) e con una zona di occupazione turca dove le chiese sono state spesso trasformate in moschee o locali pubblici, e la cui attenzione pastorale è nelle mani del vicario patriarcale, che ora darà più impatto al suo lavoro. E perché la nomina viene dopo la creazione a cardinale del Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e sono entrambe un segnale di quanto importante la Santa Sede consideri la Terrasanta.
Nell’omelia della Messa di ordinazione, il Cardinale Pizzaballa ha ricordato che “l’ultimo vescovo latino residente nell’isola è morto esattamente 340 anni fa. Oggi stiamo assistendo ad un momento storico per la nostra Chiesa, per il Patriarcato latino, ma direi anche per tutti. Un momento di celebrazione, un momento bellissimo per la Chiesa, che spero ci aiuterà a rafforzare il nostro senso di comunità e unità”.
All’ordinazione erano presenti anche il Cardinale Américo Manuel Alves Aguiar, vescovo di Setúbal (Portogallo), il Cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo (Brasile) – diocesi di origine di padre Varriano – e l’arcivescovo Giovanni Pietro Dal Toso, nunzio apostolico in Giordania e Cipro. Oltre a loro, c’erano 40 vescovi, centinaia di sacerdoti, ma soprattutto – ed è un segnale da non sottovalutare, l’arcivescovo Georgios III, il capo della Chiesa Ortodossa Cipriota che rappresentava anche il Patriarcato Ortodosso di Gerusalemme.
A testimoniare l’importanza dell’evento, hanno partecipato all’ordinazione anche rappresentanti del Ministero di Stato, il Ministero degli Interni, il Ministero degli Affari Culturali, il Ministero degli Affari Esteri e il presidente della Corte Suprema di Cipro, nonché un rappresentante delle Nazioni Unite.