Roma , lunedì, 11. marzo, 2024 9:00 (ACI Stampa).
È stato diffuso il Messaggio della Presidenza della CEI per la 100ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si celebrerà domenica 14 aprile 2024 sul tema: “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio”.
“Guardando in particolare al mondo giovanile si registra una situazione di grande incertezza che oscilla tra paure e slanci, smarrimento e ricerca di sicurezze, senso di solitudine e rincorsa ad abitare i social media. Il tema “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio” scelto per celebrare, domenica 14 aprile, la centesima giornata dedicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore, coglie bene questa situazione e ci offre la possibilità di sviluppare alcune considerazioni utili a comprendere la missione dell’Ateneo dei cattolici italiani in un contesto di cambiamenti che si rivelano sempre più epocali”, spiegano i vescovi italiani.
“Ci troviamo ad affrontare scenari imprevedibili, determinati dai cambiamenti climatici, dai devastanti conflitti in corso, dai precari equilibri internazionali, dalle criticità economiche. A questi macro-fattori si aggiungono le situazioni personali e contingenti percepite in modo più diretto dai giovani come la mancanza dilavoro, la fragilità dei legami affettivi, i rapidi cambiamenti sociali determinati dalle innovazioni tecnologiche, la crisi demografica che fa dell’Italia un Paese in progressivo e rapido invecchiamento”, specificano dalla CEI.
“Tra disincanto e desiderio è l’orizzonte entro cui si muove la vita dei giovani oggi. C’è tutta la disillusione rispetto a un futuro che non offre certezze e finisce per scoraggiare e demotivare. Nello stesso tempo, però, resta forte la ricerca del senso da dare alla propria esistenza, del posto da assumere nel mondo e delle strade da percorrere per non sentirsi vecchi prima del tempo. I giovani sono il termometro di una società in deficit di speranza e incapace di vivere il presente come piattaforma reale e concreta per costruire il futuro”, si legge ancora nel Messaggio.
“Sono però necessarie alcune condizioni per non rendere evanescente il futuro e per radicarlo piuttosto in un vissuto ricco di senso e di solide prospettive umane e spirituali - dicono dalla Presidenza CEI - La prima condizione è legata alla natura ecclesiale dell’Ateneo che, lungi dall’essere un mero fattore nominale, esprime il convergere di una comunità ben più ampia di quella tipicamente accademica. L’Università Cattolica è nata e cresciuta grazie al contributo materiale e spirituale dei cattolici italiani”.