Priverno , venerdì, 8. marzo, 2024 15:05 (ACI Stampa).
E' grande festa in questi giorni nella città di Priverno e nella bellissima abbazia di Fossanova, a un'ora da Roma. E tutto questo per il 750° anniversario della morte di san Tommaso d’Aquino. Ieri, dopo un programma ricco di iniziative, la celebrazione solenne presso l'abbazia cistercense con il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin.
Il Cardinale è stato accolto dal vescovo della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno Monsignor Mariano Crociata con la sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia e le altre autorità cittadine e provinciali. Un momento significativo per ricordare la morte di San Tommaso d’Aquino, avvenuta nell’Abbazia di Fossanova il 7 marzo 1274.
"Vi porto il saluto e la benedizione di Papa Francesco - dice il Cardinale durante l'omelia in abbazia - saluti tutti i presenti e soprattutto gli abitanti di Priverno che riconoscono in San Tommaso il loro santo patrono. È veramente formidabile, straordinaria, l'eredità che San Tommaso d'Aquino ci ha lasciato. Un'eredità filosofica e teologica. Per la Chiesa e l'umanità, per tutti e ciascuno di noi, una simile eredità costituisce una grande grazia del Signore e di essa dobbiamo esserne particolarmente riconoscenti".
"Siamo chiamati tutti ad essere, anche se in vario modo, discepoli del maestro Tommaso, i seguaci del suo cammino di Santità. Come sappiamo San Tommaso è stato sì un grande teologo speculativo, ma la sua capacità speculativa seguiva da vicino e si intrecciava con quella profonda attitudine contemplativa che lo portava a vivere una relazione incondizionata d'amore con Dio sommo bene. Egli era un teologo perché era veramente pienamente innamorato di Dio", commenta così il Cardinale Parolin presso l'abbazia di Fossanova.
Non è stata l'unica celebrazione dedicata a San Tommaso. Infatti la prima, il 6 marzo, è avvenuta nella Concattedrale di Santa Maria Annunziata, in Piazza Giovanni XXIII, presieduta dal Vescovo Monsignor Mariano Crociata. Successivamenete una devota Processione ha esposto la reliquia del Santo per le vie del Centro fino ad arrivare alla Chiesa di Sant’Antonio Abate. Una processione molto sentita che ha visto la partecipazione di tutto il paese. Don Alessandro Trani insieme ai suoi collaboratori aveva organizzato la “Quaranta Ore” nei giorni del Triduo, con la messa e l’Adorazione Eucaristica.