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Colletta Terra Santa, Gugerotti: "Fate sentire il cuore solidale della Chiesa"

Il Dicastero per le Chiese Orientali ha anche fornito le cifre e le ripartizioni dell'edizione 2023

Gerusalemme - CNA |  | Gerusalemme - CNA | |

Oggi tanti pellegrini restano lontani da Gerusalemme “mentre gli abitanti della Terra Santa continuano a soffrire e a morire. In tutto il mondo risuona il rombo delle armi portatrici di morte. E non si vede tregua. Papa Francesco non ha mai cessato di manifestare la propria vicinanza a tutti coloro che sono stati coinvolti nel conflitto in Terra Santa e di gridare, agli uomini e alle donne di buona volontà, la propria esortazione a operare per la pace e a rispettare la sacralità di ogni persona umana”. Lo scrive il Cardinale Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, nell’appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa.

Il porporato non manca di ringraziare “l’opera generosa dei Francescani della Custodia di Terra Santa e dalle Chiese Orientali ivi presenti. Essi mantengono e animano i santuari, segni della memoria dei passi e delle azioni di Gesù, testimoni materiali di un Dio che assunse la materia per salvare noi, fango animato dal soffio dello Spirito. Per la loro dedizione in quei luoghi si continua a pregare incessantemente per il mondo intero”.

La Colletta “non è una pia tradizione per pochi. Ovunque nella Chiesa Cattolica si fa obbligo ai fedeli di offrire il loro aiuto nella cosiddetta Colletta Pontificia per la Terra Santa che si raccoglie il Venerdì Santo o, per alcune aree, in un altro giorno dell’anno. Lo faremo anche quest’anno, sperando in una vostra particolare generosità”.

Oggi molti cristiani – afferma il Cardinale Gugerotti - “non ce la fanno più e abbandonano i luoghi dove i loro padri e le loro madri hanno pregato e testimoniato il Vangelo. Lasciano tutto e fuggono perché non vedono speranza. E lupi rapaci si dividono le loro spoglie. Io mi rivolgo a voi perché il loro grido non resti inascoltato e il Santo Padre possa sostenere le Chiese locali a trovare nuove vie, occasioni di abitazione, di lavoro, di formazione scolastica e professionale, perché rimangano e non si perdano nel mondo sconosciuto di un Occidente, così diverso dal loro sentire e dal loro modo di testimoniare la fede. Se partiranno, se a Gerusalemme e in Palestina lasceranno i loro piccoli commerci destinati ai pellegrini che non vi si recano più, l’Oriente perderà parte della sua anima, forse per sempre. Fate che sentano il cuore solidale della Chiesa”.

Insieme alla lettera del porporato, il Dicastero ha fornito i dati su quanto pervenuto nel 2023 e la distribuzione che ne è stata fatta. Nel 2023 sono stati raccolti 6.571.893,96 euro.

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Grazie alla Colletta – afferma il Dicastero - si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici. Per la formazione dei seminaristi, sacerdoti e suore a Roma, mantenimento dei Collegi e per la collaborazione culturale sono stati destinati 2.376.167,17 euro mentre al Pontificio Istituto Orientale è andato 1 milione di euro.

La Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini, la Custodia Francescana, oltre alle altre Chiese e gli Istituti Religiosi sono impegnati per la formazione scolastica dei giovani della Terra Santa, ed insieme al Segretariato di Solidarietà sono sostenuti dai proventi della Colletta. Questa la suddivisione: al Segretariato di Solidarietà 961.363,42 euro; alle Scuole Patriarcato Latino di Gerusalemme824.459,43 euro; alla Bethlehem University 460.774,87 euro.

Per quanto riguarda i sussidi ordinari e straordinari che contribuiscono alla vita quotidiana di tutte le Circoscrizioni poste sotto la competenza del Dicastero le cifre fornite sono le seguenti: i sussidi ordinari per Gerusalemme 222.986,16 euro; Giordania 18.582,18 euro; Iraq 90.123,57 euro; Libano 114.280,41 euro; Turchia 106.568,80 euro; Siria 185.821,80 euro; Iran 32.518,81 euro; Egitto 85.570,94 euro; Etiopia 218.340,61 euro; Eritrea 185.821,80 euro.

Infine i sussidi straordinari: Gerusalemme 10.000 euro; Libano 28.194,54 euro; Siria 44.105,11 euro; Egitto 2.000 euro; Etiopia 10.000; Eritrea 13.313,59 euro.