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La Colletta del Venerdì Santo per la Terra Santa, una storia antica di solidarietà

Il messaggio del Custode Padre Patton e il sussidio liturgico

Via Crucis |  | collettavenerdisanto.it
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Il sussidio liturgico |  | collettavenerdisanto.it
Il sussidio liturgico | collettavenerdisanto.it

“Il primo documento che parla della colletta fatta per la Terra Santa, è del 1455: la Bolla di Papa Callisto III, il quale dà il permesso ai frati della Custodia di viaggiare in diversi paesi e raccogliere soldi per i luoghi santi.

Fra Narciso Klimas, storico e archivista della Custodia di Terra Santa, racconta che “L’indicazione di fare la Colletta il Venerdì Santo arriva solo nel diciannovesimo secolo, e viene anche specificato che le offerte raccolte nelle diverse chiese dovrebbero essere consegnate ai Commissari di Terra Santa, che dovrebbero portarle poi in Terra Santa. Per la Custodia, le ultime indicazioni concrete sono quelle della Bolla “Nobis in animo” di Papa Paolo VI, il quale specifica in che modo e per quale scopo dovrebbe essere fatta la Colletta”.

Questa è la storia ma oggi cosa è la Colletta del Venerdì Santo per la Terra Santa?

Lo spiega il messaggio del Custode di Terra Sana Padre Patton nel suo messaggio per la colletta del 2024: "Dopo aver sperimentato più di due anni di incertezza a causa del Covid ed esserci illusi che fosse tornata la normalità, improvvisamente il 7 ottobre scorso siamo stati colti di sorpresa dallo scoppio di una nuova guerra in Terra Santa, che, oltre a fare migliaia di morti, ha nuovamente bloccato il flusso dei pellegrini, costretto per lunghi periodi i nostri ragazzi a non andare a scuola e lasciato senza lavoro molti nostri cristiani della Terra Santa, specialmente a Betlemme e in Palestina, ma anche nella Città Vecchia di Gerusalemme e in Israele.

In questa situazione sentiamo il bisogno della vicinanza e della solidarietà dei cristiani di tutto il mondo. Anzitutto attraverso la preghiera, perché siamo convinti che solo l’azione della grazia di Dio può cambiare i cuori e volgerli al dialogo, alla riconciliazione e alla pace. Poi una solidarietà e vicinanza attraverso il pellegrinaggio. Infine, una vicinanza e una solidarietà anche attraverso la condivisione di risorse economiche.

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Come frati della Custodia di Terra Santa è nostro compito, secondo il mandato della Santa Sede, prenderci cura dei luoghi santi, dimorarvi e farne luoghi di preghiera, essere accoglienti verso i fedeli locali e verso i pellegrini, e anche mettere in campo opere educative come le scuole, opere sociali come case per anziani e per le giovani famiglie, ambulatori e dispensari, opere di promozione umana attraverso la creazione di posti di lavoro.

La Colletta del Venerdì Santo serve a coprire una parte di questi costi, grazie alla generosità dei fedeli di tutto il mondo, grazie alla vostra generosità.

In questa occasione, noi frati della Custodia di Terra Santa ci facciamo mendicanti e ci rivolgiamo a voi perché il Venerdì Santo possa essere un giorno di solidarietà universale, un giorno in cui i cristiani di tutto il mondo si prendono concretamente cura della Chiesa madre di Gerusalemme, che in questo momento ne ha estremo bisogno.

Per favore, dilatate il vostro cuore e aiutateci secondo le vostre possibilità, così anche noi potremo continuare a prenderci cura di questa Terra Santa e dei suoi figli.

Sono stati tanti i pontefici che nei secoli hanno rinnovato il loro impegno per la Colletta, strumento che la Chiesa si è data per stare al fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente, attraverso la Custodia di Terra Santa. I Frati minori della Custodia di Terra Santa, da 800 anni presenti in questi Luoghi, sono impegnati quotidianamente nel sostegno delle opere delle Chiese di Terra Santa. Quest'anno il sussudio contiene la Via Crucis con medita- zioni scritte in collaborazione con i ragazzi della Scuola di Terra Santa – Betlemme. Con un testo introduttivo di fra Francesco Patton ofm, Custode di Terra Santa.

 

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