Città del Vaticano , domenica, 3. marzo, 2024 12:15 (ACI Stampa).
Nel Vangelo del giorno, si vede Gesù che scaccia i mercanti dal tempio. E Papa Francesco lo vede come un monito, come la necessità di non rendere la casa di Dio mercato, perché al mercato “si gioca sul prezzo” o “si cercano i propri interessi”, mentre “a casa si dà gratuitamente”. “Oggi – nota Papa Francesco – Gesù è duro perché non accetta che il tempio mercato si sostituisca al tempio casa, che la relazione con Dio sia distante e commerciale anziché vicina e fiduciosa”. Ma il Papa fa di più: dopo la preghiera dell’Angelus, il Papa fa una potente richiesta per fermare il conflitto in Israele, sottolinea che non si può davvero pensare che si possa raggiungere la pace in questo modo, chiede una pronta liberazione degli ostaggi. E non manca il ricordo per la “martoriata ucraina”, nonché la sottolineatura che il "disarmo è un imperativo morale".
Seconda domenica di Quaresima, in una giornata a Roma che è già primaverile dopo due giorni di pioggia. Da qualche giorno, Papa Francesco fa leggere i testi preparati da monsignor Davide Ciampanelli, per non affaticare la voce e per curarsi di un raffreddore che lo ha portato lo scorso lunedì ad annullare tutte le udienze. Non ci sono stati ricoveri, finora, solo un controllo all’ospedale.
Commentando il Vangelo del giorno, Papa Francesco nota che “nel tempio inteso come mercato, per essere a posto con Dio bastava comprare un agnello, pagarlo e consumarlo sulle braci dell’altare. Comprare, pagare, consumare, e poi ciascuno a casa sua”. Invece, “nel tempio inteso invece come casa succede il contrario: si va per incontrare il Signore, per stare uniti a Lui e ai fratelli, per condividere gioie e dolori”.
Per quello Gesù non accetta “che il tempio-mercato si sostituisca al tempio-casa, che la relazione con Dio sia distante e commerciale anziché vicina e fiduciosa, che i banchi di vendita prendano il posto della mensa familiare, i prezzi quello degli abbracci e le monete quello delle carezze”.
È così, chiosa Papa Francesco, che “si crea una barriera tra Dio e l’uomo e tra fratello e fratello, mentre Cristo è venuto a portare comunione, misericordia e vicinanza”.