Roma , sabato, 2. marzo, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Si concluderà oggi la Visita ad Limina Apostolorum dei vescovi dell’Emilia Romagna iniziata lo scorso 26 febbraio. Da alcune settimane, infatti, i vescovi italiani stanno svolgendo la visita a Roma alle tombe degli apostoli con l’incontro dei presuli con papa Francesco per uno scambio di notizie sulla vita delle Chiese particolari e con i diversi uffici della Curia Romana.
I vescovi emiliani romagnoli giovedì sono stati ricevuti dal Papa in Udienza privata nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Erano presenti i vescovi delle diocesi dell’Emilia-Romagna insieme al Presidente Ceer, Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e al Presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. L’incontro è stato – fa sapere la conferenza episcopale dell’Emilia Romagna - un “dialogo” di oltre due ore e l’udienza, già programmata per lunedì 26, era stata rinviata al giorno successivo per la persistenza di lievi sintomi influenzali del Papa.
I Vescovi Ceer, inoltre, hanno partecipato all’Udienza Generale di Papa Francesco mercoledì 28 nell’Aula Paolo VI, dove erano presenti anche i pellegrini provenienti dalle diocesi della regione e migliaia di fedeli giunti da tutta Italia e dal mondo. Nel pomeriggio di mercoledì 28 i vescovi hanno concelebrato la Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza dei pellegrini delle diocesi dell’Emilia-Romagna. “Il Papa stava bene. Ha dialogato con noi”, ha detto al settimanale diocesano l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni raccontando l’udienza avuta con papa Francesco, assieme a tutti i vescovi dell’Emilia-Romagna: “ci ha esortato ad andare avanti, anche oltre i 75 anni, ad ascoltare e a stare in mezzo alla gente e a entrare in dialogo. A non vedere solo alle cose che non vanno e a guardare avanti”. La visita ad limina, inoltre, “è stata un’esperienza molto bella di fraternità tra noi vescovi”. Un’occasione per “guardare insieme alla vita della Chiesa, a partire dai punti critici, certo, ma anche dalle potenzialità: un dialogo e un confronto su cosa succede nella chiesa italiana”.
Nei giorni scorsi la Visita dei vescovi della Conferenza episcopale del Triveneto. “È bello incontrarci tra di noi e con i responsabili dei Dicasteri vaticani e tutto questo ci fa molto bene”, è stato il commento del vescovo di Bolzano-Bressanone e vicepresidente della CET Ivo Muser. “Stiamo vivendo una bella esperienza come episcopato triveneto: ci sono momenti e spazi per incontrarci, per pregare e stare insieme, anche molto semplicemente. E ci sono soprattutto tante occasioni di confronto con la Chiesa universale. Veniamo qui a portare la nostra esperienza pastorale, chiediamo di essere confortati in questa esperienza e anche delle indicazioni. Affrontiamo di volta in volta tematiche molto importanti, dal clero alla liturgia, ed è un’occasione per arricchirci reciprocamente” ha detto durante i giorni della visita il Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto Francesco Moraglia. “Sono state due ore di dialogo a 360 gradi, in un clima di grande simpatia e fraternità”, ha poi aggiunto dopo l’incontro con il Pontefice: “abbiamo sentito il Papa veramente vicino e gli abbiamo parlato a lungo delle nostre terre e delle nostre Chiese, delle nostre sofferenze e difficoltà ma anche dei progetti che portiamo avanti. Siamo rimasti colpiti perché il Papa ci conosce veramente bene e questo ci ha fatto molto piacere. Abbiamo potuto trascorrere con lui un paio d’ore che rimangono nella vita pastorale delle nostre Chiese come qualcosa che le segnerà per il futuro; una bella premessa per ritornare poi nelle nostre terre dopo questa Visita ad limina che ci ha regalato la perla preziosa dell’incontro con Papa Francesco”.
Dal 12 al 16 febbraio è stata la volta dei vescovi della Liguria ricevuti da papa Francesco il 12 febbraio. Un’ora e mezza di dialogo strutturato in domande e risposte. “Il Papa ci ha chiesto di adoperarci per edificare una Chiesa gioiosa, una Chiesa che guidata dallo Spirito sa essere creativa”, ha detto Giampio Devasini, vescovo di Chiavari e delegato regionale delle Comunicazioni Sociali: “ci ha poi ricordato che il Vescovo deve praticare quattro vicinanze: con Dio, con i confratelli Vescovi, con i Presbiteri e con il santo popolo fedele di Dio”.