Città del Vaticano , lunedì, 26. febbraio, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Una delle congregazioni più importanti per la vita della Chiesa è senz'altro quella per i vescovi. Lo comprese bene Papa Sisto V che con la Costituzione Apostolica Immensa Aeterni Dei del 1588 creò la "Congregazione per l'erezione delle Chiese e le Provviste concistoriali" che divenne poi la "Sacra Congregazione Concistoriale".
I suoi compiti rimasero più o meno invariati fino all'epoca di San Pio X che con la Costituzione Apostolica Sapienti Consilio nel 1908 ne ampliò le attribuzioni. La competenza riguardava la elezione dei Vescovi, l'erezione delle Diocesi e dei Capitoli dei Canonici, la vigilanza sul governo delle Diocesi, il regime, la disciplina, l'amministrazione e gli studi dei Seminari e il compito di dirimere i dubbi circa la competenza delle Congregazioni. Prefetto ne era il Papa.
Fu Paolo VI nella sua riforma del 1967 a cambiare il nome in "Sacra Congregazione per i Vescovi" e specificare così le competenze. Giovanni Paolo II nel 1988 cambiò la sua denominazione in "Congregazione per i Vescovi" e infine Papa Francesco nel 2022 ha ancora aggiornato il nome con "dicastero".
Le competenze del Dicastero per i vescovi oggi riguardano la costituzione e la provvista delle Chiese particolari e l'esercizio dell'ufficio episcopale nella Chiesa latina, fatta salva la competenza del Dicastero per l'Evangelizzazione. E' sempre suo compito l'erezione delle Chiese particolari, dei loro raggruppamenti e di altri cambiamenti, come pure l'erezione di Ordinariati militari, grazie all'ufficio creato nel 1985 e di Ordinariati personali per i fedeli anglicani che entrano in piena comunione con la Chiesa cattolica.
Un compito importante è quello delle visite ad limina Apostolorum e alla formazione e aggiornamento dei Vescovi. Con la pubblicazione del Direttorio per la visita 'ad limina', del 29 giugno 1988, è stato istituito in seno alla Congregazione dei Vescovi l' Ufficio di coordinamento delle visite «ad limina Apostolorum».