Roma , venerdì, 23. febbraio, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Una domanda che lascia un momento senza risposte: «Vuole essere il mio cireneo?». La domanda viene rivolta da Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto (Treviso), e futuro papa, nell’agosto 1961 a don Pietro Paolo Carrer, direttore della Casa Esercizi del castello vescovile di San Martino. Perché fa questa domanda? Cosa vuol dire? "Mi stava chiedendo di essere il suo segretario. Accettai con entusiasmo l’incarico che ritenevo essere una grazia di Dio. Ma riflettei sulle sue parole. Mi domandavo come mai avesse detto «vuole», mi dava del «lei». Un vescovo che dava del «lei» a un semplice sacerdote".
In questo piccolo episodio è racchiusa l’essenza, potremmo dire, dello “stile Luciani”, la sua semplicità, la sua umiltà, la sua umanità, e insieme il senso profondo di un rapporto, di amicizia, quella che ha legato a lungo Luciani a Carrer. Il cireneo, perché l’immagine evangelica è quella appunto dell’uomo che accompagna Gesù lungo la Via Crucis, aiutandolo a portare la croce. Immagine consueta per lui, che ne fa preciso riferimento anche quando viene eletto al soglio pontificio e si rivolge ai cardinali, chiedendo il loro aiuto per portare la “croce” della responsabilità di sostenere il governo della Chiesa universale. Don Pietro Paolo accetta l’incarico di cireneo e dunque la storia di quel fecondo e importante periodo della vita del futuro Pontefice. Non voleva farlo sentire “solo un segretario”, bensì un compagno fedele con il quale condividere una parte di vita e… soprattutto di strada. Perché don Paolino è stato per il suo vescovo un autista, ma tante altre dimensioni ancora.
Domani, 24 febbraio, alle ore 11.00, presso la Libreria San Paolo di Vicenza viene presentato il libro dal titolo Un cireneo per il vescovo Albino Luciani delle Edizioni Messaggero Padova con l’autrice Romina Gobbo, giornalista e scrittrice, in dialogo con don Davide Fiocco, delegato per le cause dei santi della diocesi di Belluno-Feltre.
Il volume, inserito nella collana “Io sono polvere”, raccoglie una lunga intervista esclusiva dell’autrice a don Pietro Paolo Carrer, al servizio di Albino Luciani dal 1961 al 1963, che fissa con delicatezza e vivacità ricordi, memorie e pensieri, molti dei quali inediti, del giovane sacerdote segretario e autista dell’allora vescovo di Vittorio Veneto, diventato il “papa del sorriso” mai dimenticato, nonostante la brevità del suo pontificato.
Il libro vanta la prefazione del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità e presidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.