Città del Vaticano , giovedì, 22. febbraio, 2024 11:00 (ACI Stampa).
E' stata l'avvocato Laura Sgrò ad accompagna questa mattina in un incontro con la stampa due ex consacrate della Comunità Loyola, Gloria Branciani e Mirjam Kovac, una italiana e l’altra slovena, presunte vittime di Rupnik.
Il racconto delle due donne risale a diversi anni fa. Avrebbero subito“abusi fisici, psicologici e sessuali” e "abusi spirituali e di coscienza" da parte di quello che era considerato una figura di riferimento nella comunità. Ora chiedono giustizia senza alcuna “rivalsa personale”. “Mi sono perdonata e ho perdonato Rupnik”, ha detto Gloria Branciani ai giornalisti presenti, ribadendo l’auspicio che “venga riconosciuta la verità e il torto subito”.
La Sgrò è anche la legale di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela scomparsa misteriosamente 40 anni fa.
Intanto dal Vaticano, anche se non pubblicata sul bollettino ufficiale, esce una nota a proposito dellavoro compiuto in questi mesi dal Dicastero sulla vicenda di padre Rupnik ex gesuita e noto artista, accusato di abusi psicologici e sessuali da alcune religiose: "Il caso al momento è in esame al Dicastero per la Dottrina della Fede: negli scorsi mesi, a seguito dell’incarico ricevuto dal Papa a fine ottobre, il Dicastero ha contattato le istituzioni coinvolte a diverso titolo nella vicenda per riceverne tutte le informazioni disponibili relative al caso.
Dopo aver allargato il raggio della ricerca a realtà non precedentemente contattate e avendo appena ricevuto gli ultimi elementi in risposta, si tratterà ora di studiare la documentazione acquisita per poter individuare quali procedure sarà possibile e utile implementare".