Città del Vaticano , mercoledì, 21. febbraio, 2024 16:00 (ACI Stampa).
Per il mercoledì della prima settimana di Quaresima, quando la stazione quaresimale si celebra a Santa Maria Maggiore, rileggiamo la famosa leggenda della nevicata miracolosa che portò alla costruzione della basilica, così come lo riferisce Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese delle stazioni quaresimali pubblicata nel 1588.
“Nel Pontificato di Papa Liberio, Giovanni Patritio Romano, & sua moglie di egual nobiltà, non havendo havuti figliuoli, quali potessero di lor facultà lasciare heredi, votorno, tutta la sua heredità alla santissima Vergine Madre di Dio, da lei con calde preghiere continuamente dimandando, volesse con qualche segno mostrargli, in qual opera pia li piacesse, che particolarmente quel denaro si impiegasse.
I preghi, & i voti de quali fatti di buon cuore la Beata Vergine Maria benignamente ascoltando, con miracolo approvò. Perciochè à dì 5. di Agosto, nel qual tempo sogliono in Roma essere eccessivi caldi, di notte cadendo la leve, una parte del Colle Esquilino coprì.
Nella qual notte la Madonna separatamente apparve in sogno à Giovanni & alla moglie: & gli disse che in quel luogo che vedessero consperso di neve, edificassero una chiesa al nome di Maria Vergine dedicata: Et che questa era l’heredità, che lei da loro desiderava.
Questo havendo Giovanni Patritio fatto sapere à Papa Liberio, il Papa gli disse, che lui ancora in sogno haveva havuto la medesima visione. Per tanto Liberio intimata una solenne processione de Sacerdoti, & del popolo, se ne andò nell’Esquilie, & et quella parte che era imbiancata di neve, disegnò la chiesa, la quale delle facultà di Giovanni & di sua moglie fu edificata, & dal medesimo Papa Liberio dedicata.