Città del Vaticano , venerdì, 16. febbraio, 2024 12:00 (ACI Stampa).
Mai sentirsi arrivati, perché “la formazione al presbiterato è un cantiere”. Papa Francesco lo rimarca in un discorso agli studenti del Seminario Arcivescovile di Napoli, intitolato ad Alessio Ascalesi. È una udienza “giubilare”, perché il seminario fu fondato 90 anni fa, e il Papa nota che tra quanti formano i futuri sacerdoti ci sono anche “le coppie di sposi”, la cui presenza “è segno importante, che ci ricorda la complementarietà tra Ordine Sacro e Sacramento del matrimonio”.
Non sappiamo esattamente cosa abbia detto il Papa nel colloquio con i seminaristi. Il discorso è stato consegnato, e si dà per letto, ma Papa Francesco ha preferito esprimersi a braccio, dicendo: “Posso leggere e così dormite un po’, o posso consegnarlo”.
Cosa c’era dunque nel discorso preparato? Papa Francesco si dice grato ai seminaristi “per aver risposto alla chiamata del Signore e per la disponibilità a servire la sua Chiesa”, e li incoraggia a “coltivare ogni giorno la bellezza della fedeltà, con entusiasmo e impegno, consegnando la vostra vita all’incessante opera dello Spirito Santo, che vi aiuta ad assumere la forma di Cristo”.
Papa Francesco sottolinea che “la formazione non finisce mai, dura tutta la vita”, e che se questa si interrompe “non si rimane dove si era, ma si torna indietro”.
Il Papa nota che “la Chiesa è un cantiere sempre aperto”, che significa che è in cammino, chiamata a “vincere la tentazione di preservare se stessa e i propri interessi”, e il suo lavoro principale, “l’essenziale”, è “camminare in compagnia del Crocifisso risorto”, ed è questo che è richiesto ai seminaristi, ovvero di essere “ministri che sanno adottare uno stile di discernimento pastorale in ogni situazione, sapendo che tutti, preti e laici, siamo in cammino verso la pienezza e siamo operai di un cantiere in costruzione”.