Città del Vaticano , mercoledì, 14. febbraio, 2024 11:00 (ACI Stampa).
L’11 maggio 2023, al termine dell’udienza con il Papa della Chiesa copto ortodossa Tawadros II, Papa Francesco annunciò che i 21 martiri copti decapitati il 15 febbraio 2015 sulle spiagge della Libia dal sedicente Stato Islamico sarebbero stati considerati martiri anche per la Chiesa Cattolica. Per la prima volta, dunque, il prossimo 15 febbraio si ricorderanno questi 21 cristiani uccisi a motivo della loro fede in una preghiera ecumenica nella Basilica di San Pietro.
La preghiera si terrà presso la Basilica di San Pietro, sarà guidata dal Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per l’Unità dei Cristiani, e vedrà la partecipazione di un coro copto, e di fronte alle reliquie dei 21 martiri offerte a Papa Francesco da Papa Tawadros. A seguire, sarà proiettato nella Filmoteca Vaticana il documentario “I 21: la potenza della fede”, film realizzato con il patrocinio di Papa Tawadros.
L’esecuzione dei 21 martiri, di cui 20 egiziani e 15 provenienti dal villaggio di Minya, scosse il mondo. I loro corpi furono poi ritrovati nel 2017 in una fossa comune a Sirte, in Libia. Papa Francesco ha deciso di inserirli anche nel Martirologio Romano “come segno della comunione spirituale che unisce le nostre due Chiese”.
Non è la prima volta che si compie un gesto ecumenico di questo tipo. Già nel 2001, la Chiesa Cattolica aveva inserito nel Martirologio romano alcuni santi ortodossi riconosciuti tali dopo la divisione tra le Chiese.
Papa Francesco, il 15 febbraio 2021, in occasione della loro commemorazione dopo la canonizzazione da parte della Chiesa ortodossa copta, aveva affermato in un videomessaggio che “questi martiri sono stati battezzati non solo nell’acqua e nello Spirito, ma anche nel sangue, con un sangue che è seme di unità per tutti i seguaci di Cristo”.