Città del Vaticano , lunedì, 12. febbraio, 2024 13:00 (ACI Stampa).
Non si sa ancora se il Papa avrà sciolto le riserve e accettato di visitare l’Argentina a settembre, perché lo stesso Papa Francesco aveva considerato il viaggio “tra parentesi” nelle sue ultime uscite pubbliche. Ma sembra certo che il presidente Javier Gerardo Milei, che in campagna elettorale aveva usato toni quasi offensivi contro il Papa, vorrebbe la visita del Papa, definito prima della canonizzazione di Mama Antula come “l’argentino più importante della storia”, con la speranza di essere lui il presidente che accoglierà il primo pontefice argentino della storia nel suo primo viaggio di ritorno del suo Paese.
Perché Papa Francesco, che pure in questi 11 anni di pontificato si è spinto fino al Paraguay ed è stato diverse volte in America Latina, ma non è mai andato nella sua Patria, e questo finalmente potrebbe essere l’anno buono.
Papa Francesco e Milei hanno parlato in privato per una ora, hanno messo da parte le tensioni verbali che c’erano state in campagna elettorale, e hanno probabilmente cercato di trovare un punto di incontro.
I doni del Papa sono stati un medaglione in bronzo ispirato al baldacchino di San Pietro, i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024 da lui firmat personalmente la mattina, come si fa con tutti i presidenti.
Millei ha portato un dono istituzionale, un dono che rappresenta la collaborazione Stato-Chiesa, un dono personale. Il dono istituzionale è la copia del documento con cui il governo argentino accreditava Juan Bautista Alberdi come Engargado de Negocios presso il Papa, risalente al 1854.